Presidio a Lodi sul caso mense
La battaglia per garantire il diritto alla mensa e allo scuolabus a prezzo agevolato a tutti i bambini di Lodi non si ferma: martedì 16 ottobre il coordinamento Uguali Doveri, costituito da associazioni e genitori italiani e stranieri ha indetto un presidio dalle 8,30 alle 20,30 in piazza del Broletto, sperando di incontrare la sindaca leghista Sara Casanova che ancora ieri, supportata dal vicepremier Salvini, difendeva il suo operato: «Il regolamento rimane in vigore, la legge deve sempre valere per tutti». Di opinione diversa il presidente della Camera, Roberto Fico per il quale «nel momento in cui si fa una delibera che in modo conscio o inconscio crei discriminazioni così importanti, si deve solo chiedere scusa». In pochi giorni, dal 27 settembre, il comitato ha raccolto oltre 60 mila euro per coprire da differenza con il prezzo pieno dei servizi per quelle famiglie straniere con bassa Isee che non riescono a procurarsi nei paesi d’origine i nuovi certificati richiesti solo a loro: «Ci ha chiamato gente da tutta Italia, duemila persone ci hanno supportato, siamo commossi ma la battaglia va avanti» dice Michela Sfondrini di Uguali Doveri.
Cosa succede ora?
«Calcoliamo in 220 i bambini interessati dal provvedimento che ora potranno rientrare in mensa, dal momento che abbiamo i fondi per saldare le rette fino a dicembre. Poi speriamo che il Tar annulli questo regolamento discriminatorio».
Sono ancora molti i bambini che tornano a casa a pranzo?
«Piano piano stanno tornando in mensa, ma alcune famiglie hanno deciso di ritirarli. Ne fanno una questione di dignità. Se avessero voluto truffare il Comune, come dice qualcuno, avrebbero lasciato i bambini in mensa e si sarebbero limitati a non pagare. Ci vogliono anni per le sanzioni. Ma queste sono famiglie oneste che hanno sempre pagato».
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