Italia-Ucraina 1-1 Azzurri, è pareggite

CALCIO Per quanto mi riguarda la cosa più interessante di Italia-Ucraina, antipasto alla genovese della più succulenta Polonia-Italia di Nations League che si giocherà domenica, è stato vedere Andryi Shevchenko nelle vesti di allenatore a bordocampo. È un problema mio: vederlo in panchina con vestito di taglio sartoriale anzichè in campo ad infilare difese mi sembra ancora strano. E del resto la partita -sicuramente la migliore della gestione Mancini-  è stata emozionante solo a tratti.
Prova convincente
Nel primo tempo gli azzurri, schierati con il 4-3-3 di rodaggio per la sfida che si giocerà domenica a  Chorzow, sono scesi in campo corti, compatti, giocando da squadra (non è un dettaglio: negli ultimi 12 mesi non era mai successo) ed assediando gli ucraini. Occasioni gol a ciclo industriale per mezza squadra, da Bonucci a Insigne, da Barella a Bernardeschi: alla fine ci ha pensato il portiere avversario Pyatov, confezionando una papera da antologia, a mandare in rete Bernardeschi. Era il 10’ del secondo tempo. Giocando così, domenica in Polonia, può succedere di tutto (sarà una sfida decisiva per gli azzurri, che hanno bisogno a tutti i costi di portare a casa i tre punti per evitare l’incubo di una clamorosa retrocessione in Serie B). Certo però con i polacchi non dovrà succedere cio che è accaduto ieri a Marassi al 16’ del secondo tempo: Malinovski si coordina e tira di sinistro al volo, tiro angolatissimo, Donnarumma si tuffa in ritardo, palla nell’angolino basso. Pareggio al primo tiro ucraino. Gli ospiti hanno poi l’occasione per andare in vantaggio almeno un paio di volte. Entrano Immobile, Pellegrini, Piccini, Berardi. Ma non basta.  L’Italia non vince da un anno: e così si va in Polonia. 
AN.BE.