manovra
8:57 pm, 26 Settembre 18 calendario

Resa dei conti con Tria «Deficit-Pil al 2,4%»

Di: Redazione Metronews
condividi

ROMA Pressing del M5S per alzare l’asticella del deficit fino al 2,4% del Pil, con la Lega un po’ titubante, per trovare i soldi necessari ad avviare tutte le misure promesse agli italiani. Momento cruciale sarà il Cdm che oggi deve varare la Nota di aggiornamento al Def. Qui, infatti, si avrà la resa dei conti finale tra la parte politica e quella tecnica impersonata dal ministro del Tesoro, Giovanni Tria, che vuole tenere fede all’impegno preso in Europa, fermando il rapporto deficit/Pil all’1,6%. Il vicepremier Luigi Di Maio non ha usato mezze parole: «Lo sappiamo che in tanti posti chiave dello Stato ci sono ancora uomini di partito, tecnocrati messi lì dai politici di un tempo che anzichè eseguire quello che come governo gli chiediamo preferiscono mettere i bastoni tra le ruote perchè per loro il cambiamento è un pericolo – ha detto il leader del M5S – è una battaglia che dobbiamo portare avanti, una zavorra del vecchio sistema di cui dobbiamo liberarci perchè vogliamo che il paese spicchi il volo».
Tira e molla su pensioni
Tra i motivi di attrito con il titolare del ministero di via XX Settembre vi sarebbe il restyling della legge Fornero, con l’introduzione della quota 100 per andare in pensione. Tria vorrebbe tenerlo fuori dalla manovra, mentre Di Maio pretende che vi sia «dentro tutto», perché «bisogna dare subito un segnale forte agli italiani, mostrando che questo è il governo del cambiamento». Inutili i richiami al buonsenso di Tria: «Ho giurato sull’esclusivo interesse della nazione e non di altri. Poi ognuno – ha aggiunto – può avere un’idea dell’interesse della nazione». E la precisazione: «Bisogna continuare nel percorso di riduzione del rapporto debito-Pil. Dobbiamo dare un segno ai mercati finanziari, a coloro che ci prestano i soldi».
METRO

26 Settembre 2018
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Il giornale
Più letto del mondo