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8:28 pm, 25 Settembre 18 calendario

«Ignavia di Autostrade sul degrado del ponte»

Di: Redazione Metronews
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ROMA La causa prima del crollo del Ponte Morandi a Genova «non deve ricercarsi tanto nella rottura di uno o più stralli, quanto in quella di uno dei restanti elementi strutturali (travi di bordo degli impalcati tampone o impalcati a cassone) la cui sopravvivenza era condizionata dall’avanzato stato di corrosione presente negli elementi strutturali». Lo scrive la commissione ispettiva del ministero dei Trasporti nelle conclusioni della sua relazione, diffusa dal ministro Toninelli. Ma c’è di più perchè, secondo i tecnici del Mit, gli interventi di posa in opera degli elementi di sostegno dei carroponti potrebbero aver peggiorato le cose. «Non è documentata alcuna cura per evitare che, durante la posa in opera, non fossero tranciate, in toto o in parte, le armature lente e precompresse degli elementi strutturali originali – ha precisato la commissione – tali lavorazioni, ripetute nel tempo, potrebbero aver diminuito la sezione resistente dell’armatura delle travi di bordo in maniera sostanziale e aver contribuito al crollo».
«Misure inappropriate»
Nel progetto esecutivo di intervento di Autostrade sulla manutenzione sono contenuti valori di degrado «del tutto inaccettabili, cui doveva seguire un provvedimento di messa in sicurezza improcrastinabile». Invece le misure adottate si sono dimostrate «inappropriate e insufficienti». Autostrade, sempre secondo i tecnici del Mit, «ha minimizzato o celato» lo stato del ponte e «non ha adottato alcuna misura precauzionale a tutela dell’utenza». La commissione ispettiva segnala infine che «non è mai stata effettuata la valutazione di sicurezza». La replica secca di Autostrade: «Solo mere ipotesi ancora integralmente da verificare e da dimostrare».
Decreto fermo in Ragioneria
Il decreto legge Genova è fermo presso la Ragioneria generale dello Stato, dove «è giunto senza alcuna indicazione degli oneri e delle relative coperture». Dunque i tecnici «stanno lavorando attivamente» per poterlo sbloccare e inviare al Colle. Intanto al via ieri nell’aula bunker del tribunale di Genova l’incidente probatorio per l’inchiesta sul crollo di Ponte Morandi: 145 le parti offese e 20 gli indagati più la società Autostrade. Il Gip ha concesso 60 giorni di tempo ai tre periti che ha nominato.
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25 Settembre 2018
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