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8:09 pm, 24 Settembre 18 calendario

M5S-Lega: «Sforiamo come fa la Francia»

Di: Redazione Metronews
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ROMA Vertici a ripetizione a Palazzo Chigi per le ultime messe a punto della manovra in vista dell’appuntamento clou del Cdm di giovedì che dovrà varare la Nota di aggiornamento al Def. Oggi e domani, inoltre, il presidente del Consiglio Conte sarà a New York dove è previsto il suo intervento all’Onu. Al centro del contendere ancora il nodo del deficit, dal momento che il ministro Tria sarebbe ancora fermo sull’ipotesi dell’1,6%. «Ci sono progressi, non facciamo arretramenti», ha detto il premier Conte. Ma il vicepremier Luigi Di Maio ha chiesto che «l’Italia faccia come la Francia». Il leader del M5S ha ricordato che Macron «per finanziare la sua manovra eocnomica farà un deficit del 2,8%. Siamo un Paese sovrano esattamente come la Francia. I soldi ci sono e si possono finalmente spendere a favore dei cittadini».
«Liberiamo posti di lavoro»
Gli ha fatto eco il vicepremier e segretario leghista Matteo Salvini: «La Francia dà lezioni e fa investimenti e tagli di tasse e sfiora il 3% di deficit». Poi sul tema pensioni ha aggiunto: «Se io riesco a mandare in pensione l’anno prossimo tre o quattrocentomila italiani che si sono spaccati la schiena, qual è il risultato che ottengo? Che libero tre o quattrocentomila posti di lavoro per i giovani. Il mio obbiettivo è far lavorare più italiani, anche perchè così magari tornano a fare figli, perchè il dramma delle culle vuote sta ammazzando questo paese». Nella manovra ci sarà l’aumento delle pensioni minime e «con la pensione di cittadinanza le minime saranno a 780 euro», ha assicurato ancora Di Maio, precisando che la manovra non prevederà alcun taglio alla sanità: «Garantisco che non ci saranno tagli ai servizi sanitari. Neppure un taglietto».
Drgahi: «Italiani pagano di più»
Le tensioni sulla manovra, e in particolare la discussione sull’asticella del rapporto tra deficit e Pil nel Def, hanno però intanto spinto in rialzo lo spread. Il differenziale tra Btp decennali e omologhi Bund tedeschi ha archiviato la seduta a 245,6 punti. Infine è intervenuto Draghi: «Da aprile scorso imprese e famiglie italiane pagano tassi più alti alle banche: una crescita dei costi che si è registrata solo in Italia». Così il presidente della Bce alla Commissione Affari economici e monetari del Parlamento europeo. Draghi ha poi aggiunto: «Le politiche di bilancio in diversi Paesi dell’area dell’euro potrebbero essere meno neutrali di quanto ci aspettassimo qualche tempo fa».
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24 Settembre 2018
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