Legittima difesa nuovo tema caldo dentro il governo

Roma  Si scaldano i motori e anche i toni intorno al tema della legittima difesa, argomento caro alla Lega da sempre e tanto più in campagna elettorale. Tema molto sentito e legato alla questione sicurezza su cui il ministro dell’Interno Matteo Salvini sta preparando un decreto. Per la Lega (e gran parte del centrodestra) la posizione è chiara: la difesa è sempre legittima. Ma non tutte le voci vedono la questione sotto la stessa luce, e anche nel governo la sensibilità del Movimento 5 Stelle è assai diversa. «Sulla legittima difesa – afferma il senatore del M5s, Francesco Urraro, componente della commissione Giustizia – a mio avviso l’intento deve essere quello di eliminare quanto più possibile le divergenze interpretative che oggi sono troppo frequenti con le norme attuali. Dobbiamo esaminare tutti gli otto disegni di legge presentati al Senato e raggiungere una sintesi equilibrata che tenga conto di tutte le circostanze che possono influenzare il rapporto di proporzionalità tra difesa e offesa». E non a caso il ministro della Giustizia Bonafede ha sottolineato che pur se la riforma è nel contratto di governo, la materia è di competenza del ministero della Giustizia e non di quello dell’Interno. La Russa (FdI) precisa però che la competenza non è del governo ma del Parlamento. 
Intanto si è tenuta un’audizione in Senato del presidente dell’Associazione Nazionale Magistrati Francesco Minisci che non ha lesinato critiche alla proposta di legge: «Se mettiamo insieme le norme che abbiamo a disposizione abbiamo una sufficiente regolamentazione della legittima difesa, senza rischiare di creare una giustizia fai da te». Rilievi tecnici e non politici, ha sottolineato. Ma non sono mancate le critiche: per il ministro Bonafede i commenti dell’Anm sono «una frase sbagliata e molto generica che non dice nulla del testo».