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5:26 am, 13 Settembre 18 calendario

Trump, che cosa c’è nel libro di Woodward

Di: Redazione Metronews
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Usa  Un milione di copie stampate prima ancora dell’uscita, a causa delle richieste. “Fear: Trump in the White House”, il libro di Bob Woodward sul caos alla Casa Bianca, è diventato già il quinto best seller di Amazon per l’anno in corso. Trump si è scagliato più volte su Twitter contro Woodward definendolo «un bugiardo»: «il suo libro è una truffa». E intanto vengono vietati i cellulari in una Casa Bianca dove aumentano le tensioni tra Trump e i suoi collaboratori. Sono già una decina coloro che citati nel libro hanno pubblicamente preso le distanze da Woodward, criticando il metodo e i contenuti del libro definiti «fiction» con episodi che non si sarebbero svolti come sono stati raccontati. E tirandosi fuori dalle accuse di essere le gole profonde del libro. Woodward ha ribadito che le storie sono vere, affermando che unfunzionario della Casa Bianca lo ha chiamato per confermare pur avendo fatto in pubblico una smentita. 
Crazytown. Il libro descrive la Casa Bianca come «Crazytown», “una gabbia di matti”, «sempre sull’orlo di una crisi di nervi», guidata da «uno squilibrato» e anche «un idiota». 
Idiota. Il capo di gabinetto John Kelly avrebbe definito Trump «un idiota» e la Casa Bianca «Crazytown», “una gabbia di matti”. Ha smentito.
Incapace. Il capo del Pentagono Mattis avrebbe paragonato Trump ad «un ragazzino di quinta elementare» quanto a comprensione. Ha smentito. 
Furto di documenti. L’ex consigliere economico avrebbe fatto sparire, «rubandoli», documenti dal tavolo di Trump per evitare che facesse danni firmando. 
Offensivo. Trump avrebbe rivolto furiosi attacchi al suo ministro di Giustizia, Sessions, definendolo  «un ritardato mentale» e «uno stupido meridionale». 
Inflazione. Secondo Woodward, Trump voleva eliminare il debito Usa stampando nuova moneta, lasciando esterrefatto il consigliere economico perché ignorava completamente il rischio di svalutazione della moneta e di inflazione. 
Nord Corea. Il presidente rischiò di scatenare una guerra nucleare con la Corea del Nord con un tweet che aveva pensato di pubblicare, in cui annunciava che avrebbe ritirato tutti i civili americani dalla Corea del Sud.
Siria. Trump voleva che il presidente Assad venisse assassinato lo scorso anno, dopo l’attacco con il gas contro i civili nell’aprile 2017. Il capo del Pentagono, James Mattis, avrebbe ignorato la richiesta: gli avrebbe assicurato che si sarebbe messo al lavoro ma ha invece orchestrato un piano per un circoscritto attacco missilistico.
Bugiardo cronico. L’ex avvocato personale del presidente, John Dowd, gli avrebbe intimato di non parlare con lo speciale procuratore che indaga sul Russiagate, Robert Mueller, perché da «bugiardo cronico» sarebbe finito in galera. «Non sei un buon testimone» gli avrebbe detto Dowd, «non testimoniare. O fai così o finisci con la tuta arancione». 
 

13 Settembre 2018
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