PAOLA RIZZI
8:31 am, 5 Luglio 18 calendario

Il nostro sogno americano a mano armata

Di: Redazione Metronews
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È di pochi giorni fa il rapporto Censis che illustrava l’andamento strabico delle statistiche su sicurezza e delitti. Mentre i reati calano, (-10,2 % tra 2016 e 2017) decolla la paura degli italiani che si blindano, si armano, non escono la notte e sono sempre più a favore (il 39%, due anni fa erano il 26%) di norme meno rigide su legittima difesa e concessione del porto d’armi. Posizione condivisa dal ministro degli Interni Matteo Salvini e uno dei punti dell’accordo di governo con i M5s.  Come quegli adolescenti che soffrono di dismorfismo corporeo e si vedono più brutti di quello che sono, magari per colpa di qualche bullo che soffia sul fuoco, anche noi italiani abbiamo le nostre insicurezze che allargano al forbice tra percezione e realtà. La quale realtà dice che: gli omicidi nel 2017 sono stati 343, quasi dimezzati rispetto al 2008 (erano 611). Di questi 343 omicidi,  secondo una stima per difetto aggiornata ai primi 10 mesi del 2017 i femminicidi sono stati 114, un terzo. Gli omicidi mafiosi sarebbero stati 48 (fonte Istat). Hai un bel mettere porte blindate: uno dei posti più pericolosi quanto al reato più efferato è casa propria, almeno per una categoria definita di vittime, le donne. L’Opal, l’osservatorio permanente sulle armi leggere di Brescia, incrociando i dati segnala che nel 2016 il 30% dei femminicidi sono stati effettuati utilizzando armi da fuoco. Nel 2017 sarebbero stati almeno 15 quelli con armi legalmente detenute. In due casi gli assassini hanno acquistato l’arma il giorno in cui hanno sparato alla ex. Come dice Giorgio Beretta dell’Opal già ora è «molto più facile ottenere il porto d’armi della patente». Annusando l’aria che tira, favorevole ad una liberalizzazione delle armi “all’americana”, il Censis ha fatto una simulazione: se in Italia si applicassero le stesse regole Usa, si passerebbe dai 150 omicidi da armi da fuoco del 2016 a 2700. Esatto. Più armi uguale più morti. È il nostro sogno americano.
PAOLA RIZZI
@paolarizzimanca

5 Luglio 2018
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