Migranti
8:48 pm, 11 Giugno 18 calendario

Aquarius va in Spagna Dalla nave: “Idea folle”

Di: Redazione Metronews
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Dovrebbe essere la Spagna ad accogliere a Valencia nave Aquarius, ferma da giorni in mare con a bordo 629 migranti, tra cui 7 donne incinte e 11 bambini. A sbloccare la situazione di stallo – determinata dal no di Italia e Malta allo sbarco – è stato il premier iberico, Pedro Sanchez, spiegando: «È nostro dovere aiutare a evitare una catastrofe umanitaria e offrire un “porto sicuro” a queste persone, rispettando così gli obblighi del diritto internazionale». Il premier Giuseppe Conte ha ringraziato le autorità spagnole: «Avevamo chiesto un gesto di solidarietà all’Europa ed è arrivato. È una svolta: l’Italia non è più sola».
“Idea folle”. Aquarius partirà “il prima possibile”, ha garantito il ministro dell’Interno Matteo Salvini, al termine della riunione a Palazzo Chigi. “Se hanno bisogno forniremo tutto l’aiuto”, ha aggiunto. Ma l’Aquarius non sembra avere intenzione di dirigersi verso la Spagna, come afferma Annelise Borges, corrispondente di Euronews che si trova a bordo della nave sulla quale viaggiano 629 migranti. Il tragitto, afferma chi guida la nave secondo Borges, “non è sicuro né per l’equipaggio né per le persone soccorse”. “Si tratterebbe – scrive Borges- di affrontare un viaggio dai 3 ai 5 giorni, e il meteo è in peggioramento. Sarebbe un rischio per tutti: sono previste nei prossimi giorni onde alte due metri e pilotare una nave in quelle condizioni è una idea folle”. 
Salvini. «Vittoria! Primo obiettivo raggiunto – ha commentato il ministro dell’Interno, Matteo Salvini – alzare garbatamente la voce paga, cosa che il governo italiano non faceva da anni. La decisione della Spagna è uno schiaffo all’Italia? Vorrei averne decine di schiaffi così. Stiamo lavorando sul fronte libico perchè il problema va risolto a monte. Non è escluso una mio viaggio in Libia». Intanto la portavoce della Commissione europea, Natasha Bernaud, ricorda che con la ridefinizione della missione Frontex «il Paese che coordina le operazioni di salvataggio ha la responsabilità di indicare un porto sicuro per lo sbarco». Ma le nuove norme, «così come il diritto internazionale, non precisano in quale Paese» ciò debba avvenire.
In mille verso Catania.  Intanto oggi arriverà a Catania la nave Diciotti della Guardia costiera italiana che ha a bordo 937 migranti e due salme recuperati in più operazioni di soccorso che si sono svolte domenica notte. Il Viminale, in quanto nave militare, non ha potuto inevitabilmente negare lo sbarco in Sicilia. La linea dura del governo contro le navi “umanitarie” ha incontrato una forte reazione, a partire dai sindaci di diverse città portuali che si erano detti disponibili ad accogliere Aquarius. Il Pd chiede una discussione in Parlamento; mentre mercoledì se ne parlerà all’Europarlamento. Il cardinale Ravasi, per esprimere la sua condanna, è ricorso al Vangelo, volgendo in negativo un versetto di quello secondo Matteo: «Ero straniero e non mi avete accolto».

11 Giugno 2018
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