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10:06 pm, 6 Giugno 18 calendario

Conte ha la fiducia Da adesso al lavoro

Di: Redazione Metronews
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Roma  Nel giorno in cui in un clima rovente alla Camera il governo Conte ottiene la fiducia con 350 sì (sei in più della somma Lega-5 Stelle), 236 no e 35 astenuti, i temi caldi restano gli stessi degli ultimi giorni: immigrati, flat tax, debito, Europa. Il presidente del Consiglio vi accenna i ma senza entrare troppo nello specifico . Proprio sul debito italiano però uno dei passaggi più delicati e controversi del neopremier, parlando della necessità di ridurlo progressivamente: «Siamo – ha sottolineato – per negoziare a livello europeo. Ci siederemo a quei tavoli volendo esprimere un indirizzo politico, ci auguriamo con la fermezza e la risolutezza necessarie di essere ascoltati dai nostri partner». 
Flat tax 
È invece Salvini a incendiare il clima tornando sulla flat tax. «È giusto che chi guadagna di più risparmi di più sulle tasse. Se uno fattura di più paga meno tasse ma così investe di più e crea più lavoro. L’importante è che ci guadagnino tutti. Se uno fattura di più, risparmia di più, reinveste di più, assume un operaio in più, acquista una macchina in più, e crea lavoro in più. Non siamo in grado di moltiplicare pani e pesci. Il nostro obiettivo è che tutti riescano ad avere qualche lira in più nelle tasche da spendere», insiste. Il Pd insorge. «Stiamo giocando con le parole. Se la Flat tax è per le imprese, c’è già dal 1973 e c’è anche l’Iri per il reddito di impresa – dice il deputato Marattin – Se volete fare la Flat tax per le famiglie, dalle simulazioni si capisce che se si passa all’Irpef a due aliquote, si otterranno guadagni per i contribuenti da zero a 20%. Peccato che i più poveri avranno zero e i più ricchi il 20». E anche l’ex ministro dell’Economia Padoan è perplesso: «Bisogna tassare meno i ricchi perché così spendono di più? Non mi è chiara la logica economica».
Immigrazione
Salvini ha precisato anche la linea sui migranti: «Bisogna aumentare i centri per i rimpatri e per le espulsioni, dove gli immigrati stanno dentro e non girano le città facendo confusione. Occorre ridurre il numero degli sbarchi ed aumentare il numero delle espulsioni».

6 Giugno 2018
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