NORD COREA
7:00 am, 5 Giugno 18 calendario

Diplomazia dell’hamburger Kim apre a McDonald’s

Di: Redazione Metronews
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NORD COREA Per ora è solo una nota a pie’ pagina in un rapporto dell’intelligence americana, ma la notizia è più che succosa: il leader nordcoreano Kim Jong-un potrebbe consentire l’ingresso in Corea del Nord di una catena di hamburger occidentali, nientemeno che McDonald’s. La strada verso il summit tra il presidente americano, Donald Trump e Kim, il 12 giugno a Singapore, è ancora irta di ostacoli, soprattutto per la volontà di Pyongyang di non rinunciare alla sue ambizioni nucleari. Ma tra le concessioni che Kim potrebbe dare al presidente – per inciso notoriamente appassionato di hamburger – c’è lo sbarco a Pyongyang della famosa catena.
Simbolo occidentale
Citando il documento dell’intelligence americana, è stata l’emittente americana Nbc a sostenere per prima che Kim potrebbe permettere «il franchise di un hamburger occidentale» nel Paese. Certo, a confronto con la minaccia di una guerra nucleare, l’offerta di Pyongyang è quasi risibile. Eppure, come ha fatto notare il Washington Post, qualche giorno dopo, «analisti e la storia suggeriscono il contrario: McDonald’s è da sempre considerato un potente simbolo della cultura occidentale e del capitalismo, in particolare nei Paesi comunisti. E il suo sbarco in Cina e Russia negli anni ’90 fu proprio una pietra miliare nei due Paesi». Del resto, «è già accaduto con una serie di diverse culture comuniste», come osserva Jenny Town, analista allo Stimson Center e direttore del 38 North, il sito più informato sulla Corea del Nord: «Una volta che cominciano ad avere diversi punti di contatto con l’Occidente, cambia la loro interpretazione. E di solito si comincia con McDonald’s o la Coca-Cola».
Mossa di garanzia
Del resto, Kim, cresciuto in un collegio in Svizzera, trascorsa la sua infanzia in un’economia di libero mercato, non ha remore personali sul capitalismo. All’indomani del primo vertice intercoreano, nel villaggio di Panmunjom, ne parlò il consigliere presidenziale sudcoreano Moon Chung-in, dopo il primo vertice intercoreano: «Vogliono la Trump Tower» e McDonald’s. La normalizzazione dei legami economici tra gli Stati Uniti e la Corea del Nord sarà una «vera e propria garanzia» per la sopravvivenza del regime: «Kim ha probabilmente deciso che la riforma economica e l’apertura sarà più utile a proteggere il regime che le armi nucleari».
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5 Giugno 2018
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