Migranti
8:52 pm, 5 Giugno 18 calendario

Conte ottiene la fiducia: «Ora stop ai migranti»

Di: Redazione Metronews
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ROMA «Metteremo fine al business dell’immigrazione, cresciuto a dismisura sotto il mantello di una finta solidarietà. Non siamo e non saremo mai razzisti. Vogliamo che siano regolamentati i flussi migratori. Vogliamo che le procedure mirate all’accertamento dello status di rifugiato siano certe e veloci». Così il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, nel suo discorso per la fiducia al Senato (ottenuta con 171 sì, 117 no e 25 astensioni). Quello dell’immigrazione è stato il principale tra i temi trattati nelle 24 pagine di intervento del nuovo premier, che hanno ricalcato i contenuti del contratto di governo fra M5S e Lega, con una rassicurazione: l’Italia resta nell’Alleanza atlantica, aprendo però ai rapporti con la Russia. Conte rivendica «un’Europa più forte e anche più equa». Quanto ai migranti «si sta affermando la piena consapevolezza che l’Italia non può essere lasciata sola. Chiederemo con forza il superamento del Regolamento di Dublino per ottenere l’effettivo rispetto del principio di equa ripartizione delle responsabilità e realizzare sistemi automatici di ricollocamento obbligatorio dei richiedenti asilo».
Il fronte del no
Ma l’intesa su Dublino, nata “azzoppata”, ora appare definitivamente morta: alla riunione dei ministri dell’Interno e della Giustizia a Lussemburgo, l’Italia e altri 10 Paesi, per ragioni diverse, hanno detto no al compromesso sulla riforma delle regole per rivedere l’accordo sul diritto d’asilo. Lo stop al testo proposto dalla presidenza bulgara – che allontana ogni speranza di accordo nel vertice Ue di fine giugno – oltre che dall’Italia, è arrivato da Spagna, Germania, Austria, Estonia, Lettonia, Lituania, Ungheria, Polonia, Slovacchia e Repubblica Ceca. «È una vittoria – ha commentato Matteo Salvini – significa che non è vero che non si può incidere sulle politiche europee». Intanto l’Austria rilancia la strategia della blindatura delle frontiere esterne.
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5 Giugno 2018
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