Identikit dei ministri Tecnici di peso e politici
Roma Alla fine la quadra si trova grazie ad uno scambio di prof: l’economista Giovanni Tria al posto del “cavallo pazzo” Paolo Savona, l’uomo dello stallo e del piano B per l’uscita dall’euro, ricollocato alle politiche comunitarie, presumibilmente a battagliare sulle regole europee. Tria ha collaborato con l’ex ministro Brunetta, non vuole uscire dall’euro ma spesso ha attaccato la Germania: scettico sul reddito di cittadinanza, favorevole alla flat tax e all’eventuale aumento dell’Iva per finanziarla. Un altro tecnico è Enzo Moavero Milanesi agli esteri, già ministro con Letta e Monti, giurista specializzato in diritto europeo, un moderato, e sarà interessante vedere come dialogherà con Savona. Le altre caselle sono tutte politiche. Dopo aver oscillato tra M5s e Lega, alla fine la poltrona sensibile delle Infrastrutture e Trasporti è finita al pentastellato Danilo Toninelli, che dovrà così occuparsi del dossier pesante della Tav. Ruolo chiave quello del sottosegretario Giorgetti, ribattezzato il Gianni Letta del Carroccio, tra l’altro tifoso del Southampton.
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