Lo Stato Sociale: «Un tour tutto da cantare»
MILANO Dopo il secondo posto a Sanremo col tormentone “Una vita in vacanza”, i “regaz” di Lo Stato Sociale si sono presi una pausa, «per far sgonfiare l’attenzione, tornare un po’ nell’ombra e lavorare più serenamente», spiegano. Ora sono pronti per l’avventura estiva col nuovo singolo “Facile” e un tour che partirà l’8 giugno dal Carroponte di Sesto San Giovanni e arriverà l’11 luglio al Flowers Festival di Collegno e il 13 al Rock in Roma. Intanto Lodo smentisce di essere stato contattato per il ruolo di giudice a X Factor.
Dopo il festival siete diventati delle star: problemi?
No, anche perché la crisi noi l’abbiamo vissuta prima di Sanremo. Ne siamo usciti riorganizzando il nostro rapporto di amicizia e lavoro: bello stare assieme, ma è giusto capire anche le esigenze dei singoli. Così il festival è stata una bellissima esperienza.
Oggi è un gran momento per l’indie, s’è visto anche al concerto del Primo Maggio…
E ne siamo felici. I nuovi metodi di fruizione musicale hanno cambiato le regole, ora i media non impongono più i gusti alla gente. Speriamo che l’indie prenda il posto dei nomi consolidati, ma senza perdere la propria identità per il gusto del successo. Bisogna tenere sempre gli occhi aperti intorno a noi. E raccontarlo per bene.
Come sarà il tour?
Un grande circo, un inno alla libertà. Oltre 2 ore di musica, con un sacco di roba da cantare e vedere. Interagiremo col pubblico, succederà tutto e il suo contrario. L’edonismo sfrenato lo mette nel c… al sistema, perché rompe le regole. Ma che sia un divertimento intelligente, sennò diventa il Bagaglino.
DIEGO PERUGINI
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