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8:51 pm, 2 Maggio 18 calendario

Bagarre Di Maio-Salvini Renzi smina la direzione

Di: Redazione Metronews
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ROMA Volano parole pesanti tra Di Maio e Salvini. Con il leader del M5S che dichiara: «Non resta che tornare subito al voto. Noi non abbiamo alcun problema nel farlo perchè ci sostengono i cittadini con le piccole donazioni. Altri invece si oppongono perchè, tra prestiti e fideiussioni, magari hanno qualche problemino con i soldi». «Le mie sono scelte politiche dettate dalla coerenza, dalla lealtà e dal rispetto del voto degli italiani – la dura replica del segretario leghista – chiunque parli di soldi, prestiti, fideiussioni, regali e ricatti inesistenti a me e alla Lega se finora è stato ignorato, da domani sarà querelato».
Dialogo ai minimi termini
Ma il tracollo di ogni dialogo è certificato da una giornata di continui scambi al vetriolo. «Con Salvini la misura è colma – ha detto ancora Di Maio – lui continua a ripetere come un disco rotto “centrodestra e M5S o voto”, ma se continui a portarti Berlusconi dietro… Salvini si è piegato a lui solo per le poltrone. Ci hanno impedito di andare al governo con trucchetti infimi». E chiude anche al Pd: «Rispetto la direzione, ma a questo punto per noi finisce qui». «Se Di Maio continua a preferire l’insulto mi spiace per gli elettori grillini perchè la voglia di cambiare era finta – il pensiero di Salvini – se si vuole fare i bambini arroganti, ognuno fa le sue scelte e proviamo a fare tutto da soli».
Guerini cambia argomento
Intanto oggi è attesa la direzione Pd, “sgonfiata” dall’arrivo del documento a prima firma Lorenzo Guerini che ha mutato l’ordine del giorno dal decidere sulla trattativa con il M5S all’ipotesi di un «governo di tutti in grado di riscrivere le regole istituzionali». Renzi e i suoi non chiedono di votare e fanno appello all’unità per evitare conte. Ma non è detto che tutto fili liscio.
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2 Maggio 2018
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