Roma
3:10 pm, 6 Aprile 18 calendario

Alluvioni, frane, voragini rapporto choc sulla Capitale

Di: Redazione Metronews
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C’è un rischio alluvioni ed esondazioni che riguarda un territorio urbano di 1.135 ettari dove vivono e lavorano circa 250 mila persone: la più elevata estensione d’Europa. E’ quanto emerge dal primo Rapporto sul rischio idrogeologico nella capitale presentato stamane a Roma. “Un numero impressionante – ha sottolineato Erasmo D’Angelis, segretario generale dell’Autorità di distretto idrografico dell’Italia centrale – che nasce da anni e anni di mancata prevenzione e ordinaria manutenzione”.  
Frane. I siti soggetti a fenomeni franosi nel territorio del Comune di Roma sono 383. Tra le zone particolarmente a rischio per fenomeni recenti, quelle della collina di Monte Mario, di viale Tiziano, Monteverde vecchio e Balduina. 
Voragini. Nei primi tre mesi del 2018 a Roma si sono aperte 44 voragini. Negli ultimi 8 anni si è assistito a un grande incremento del fenomeno: da una media di 16 voragini l’anno si è passati a una media annuale di più di 90, con un picco di 104 registrato nel 2013. Le aree particolarmente interessate dalla formazione di grandi voragini si concentrano nella porzione orientale di Roma. I municipi più colpiti sono: il Municipio V, il Municipio VII, il Municipio II (quartieri Tuscolano, Prenestino, Tiburtino) ma anche il centro storico con le aree dell’Aventino del Palatino e dell’Esquilino. Nella porzione occidentale di Roma il municipio che conta più voragini è il XII seguito dall’XI (quartieri Portuense e Gianicolense). 
Cavità e scarsa manutenzione. La causa principale della formazione delle voragini a Roma è, spiega il dossier, “la presenza di numerose cavità sotterranee di origine antropica scavate dall’uomo a vario titolo ma principalmente per l’estrazione dei materiali da costruzione. Tali vuoti costituiscono in molti casi una intricata rete di gallerie”.   Sono stati sinora censiti e mappati 32 kmq di gallerie sotterranee che giacciono sotto il tessuto urbano. Le cavità si concentrano  nella parte orientale della città.   Molte aree di vuoti sono ancora sconosciute: manca all’appello ad esempio la grande Catacomba scomparsa di San Felice, sulla Via Portuense, che costituiva uno dei principali cimiteri della Roma cristiana del IV-V sec.

6 Aprile 2018
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