Salvini premier in pectore flirta con i Cinque Stelle

ROMA Il neopresidente della Camera, Roberto Fico, ha annunciato che rinuncerà totalmente all’indennità di funzione. «L’epoca dei privilegi è finita – ha detto l’esponente del M5S – bisogna tagliare i costi della politica e razionalizzare i costi della Camera». Intanto si avvicinano le consultazioni per la formazione del governo. «Io sono pronto a fare il premier. A me interessa che l’Italia cambi: sono pronto a metterci la faccia ma non è che è “O Salvini o la morte”, Salvini è a disposizione, ma se c’è una squadra possiamo ragionare con la squadra». Così il segretario leghista, che ha aggiunto: «Andrò dal presidente della Repubblica con i nostri dieci punti più importanti. Le priorità: lavoro, tasse e sicurezza». Sui caposaldi non si tratta – superamento della legge Fornero, riduzione delle tasse ed espulsione degli immigrati non in regola – ma «c’è un programma da proporre, condividere e aggiornare, da trasformare in fatti». E Salvini apre anche al reddito di cittadinanza, cavallo di battaglia del M5S. «Sarei d’accordo se fosse uno strumento per reintrodurre nel mondo del lavoro chi oggi ne è uscito – ha detto – e non per pagare chi sta a casa».
Berlusconi recalcitra
Nel centrodestra Berlusconi si fa sentire: «Salvini e Di Maio a governare insieme, da soli? Sarebbe un ircocervo, l’animale mitologico citato dai filosofi come esempio di assurdità, perchè in esso convivono caratteri opposti e inconciliabili. Abbiamo vinto le elezioni, perchè dovremmo regalare una vittoria agli avversari?». E Salvini lo tranquillizza: «O ci muoviamo come centrodestra o nessuno si muove da solo».
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