Le prossime tappe verso il governo

ROMA Con le dimissioni del presidente del Consiglio, Paolo Gentiloni, e avviata ufficialmente la XVIII legislatura con l’elezione dei nuovi presidenti di Camera e Senato, Roberto Fico e Elisabetta Casellati, si apre la partita della formazione del nuovo governo. Passaggio per nulla scontato, viste le distanze che ancora permangono tra le forze politiche risultate vincitrici alle elezioni del 4 marzo. Ecco le prossime tappe.
Gli Uffici di presidenza
Entro il 25 marzo (due giorni dalla prima seduta) deputati e senatori hanno indicato a quale gruppo parlamentare intendono appartenere. Per costituire un gruppo occorrono almeno venti deputati a Montecitorio e 10 senatori a Palazzo Madama. Il gruppo misto raccoglie gli eletti che «non appartengono a nessun altro gruppo». Martedì pomeriggio si riuniranno i gruppi parlamentari di Camera e Senato per eleggere i rispettivi presidenti, vicepresidenti e comitati direttivi. Mercoledì tornerà a riunirsi il Senato per procedere all’elezione dell’Ufficio di presidenza, composto da quattro vice presidenti, tre questori e otto segretari. Sempre mercoledì è prevista anche la prima riunione della Conferenza dei capigruppo del Senato. La seconda seduta dell’Aula della Camera è invece convocata per giovedì mattina. Anche in questo caso si procederà all’elezione dell’Ufficio di presidenza.
La salita al Colle
Con i presidenti delle due Camere eletti e i gruppi parlamentari costituiti, il presidente della Repubblica potrà avviare le consultazioni. Quindi, in teoria, già da mercoledì Mattarella potrebbe iniziare gli incontri. Ma assai più probabilmente il capo dello Stato comincerà a incontrare leader politici e capigruppo parlamentari dopo lunedì 2 aprile, Pasquetta. Solitamente si comincia con i presidenti delle Camere e con gli ex presidenti della Repubblica, in questo caso sarà consultato Napolitano. Poi saliranno al Quirinale i rappresentanti dei gruppi parlamentari.
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