Per le Camere si apre la settimana decisiva

ROMA Si apre una settimana chiave, dove le trattative politiche dovranno giocoforza raggiungere risultati concreti. Da oggi, infatti, i nuovi senatori varcheranno per la prima volta le porte di Palazzo Madama per gli adempimenti preliminari all’insediamento. Per i nuovi deputati, invece, l’appuntamento è fissato per domani. La XVIII legislatura prenderà poi ufficialmente il via da venerdì, con la prima seduta di Camera e Senato e l’avvio delle votazioni per l’elezione dei nuovi presidenti. Da quel giorno in poi sono previste una serie di “tappe obbligate” che porteranno – o almeno dovrebbero portare – verso la formazione del nuovo governo.
Confronto trasparente
Ieri c’è stato un altro giro di telefonate. «Ho sentito i principali esponenti di tutti i futuri gruppi parlamentari per un confronto utile all’individuazione dei presidenti delle Camere – ha spiegato Luigi Di Maio, leader del M5S – è il primo passo per far partire questa legislatura e voglio che tutto avvenga nella massima trasparenza. Ho sentito prima Martina, Brunetta, Meloni e Grasso. Poi Matteo Salvini. Con lui abbiamo convenuto sulla necessità di far partire il Parlamento quanto prima. Questi confronti servono a individuare le personalità che possano ricoprire al meglio un ruolo fondamentale per il funzionamento di un Parlamento che sia al servizio dei cittadini».
«No ai giochini»
«Non abbiamo parlato di nomi né di ruoli. C’è subito da lavorare in Parlamento. Vediamo chi è il miglior presidente della Camera e del Senato possibile», ha detto il segretario leghista Salvini. Quanto al governo «non c’è niente di impossibile e di irrealizzabile. Chi sogna vuole cambiare e si parte dai programmi». Un governo M5S-Pd? «È strano che vada al governo chi è stato bocciato dal voto. Se vado all’opposizione perchè si inventano altri giochini, ne risponderanno agli italiani».
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