MAFIA
8:25 pm, 15 Marzo 18 calendario

La Corte Ue dà scacco al “Mafia brand”

Di: Redazione Metronews
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BRUXELLES Il marchio “Mafia” non può essere utilizzato come brand per dei ristoranti. Lo ha stabilito la Corte dell’Unione europea, secondo la quale «tale marchio è di natura tale da scioccare o offendere non solo le vittime della criminalità e le loro famiglie, ma anche chiunque abbia un normale grado di sensibilità e tolleranza». Secondo la sentenza della Corte, il marchio deve essere dunque dichiarato «nullo». La decisione dà ragione ad un’azione avviata dall’Italia nel 2015 contro la società spagnola “La Honorable Hermandad” (alla quale è succeduta “La Mafia Franchises”) che nel 2006 aveva chiesto all’Ufficio Ue per la proprietà intellettuale di registrare il marchio “La Mafia se sienta a la mesa” (che significa “si siede a tavola”) per dei servizi di ristorazione. L’Ufficio aveva bocciato la richiesta e allora la società si era rivolta alla Corte Ue.
Rischio banalizzazione
Corte che ora ha sottolineato come «l’elemento verbale ‘la mafia’ domina il marchio della società spagnola ed è globalmente inteso come riferimento ad un’organizzazione criminale che ha fatto ricorso all’intimidazione, alla violenza fisica e all’omicidio per svolgere le sue attività, che comprendono il traffico illecito di droghe e di armi, il riciclaggio di denaro e la corruzione. La Corte rimarca il rischio di «dare un’immagine complessivamente positiva delle azioni della mafia e di banalizzare la percezione delle sue attività criminali». «Questa sentenza è un successo della nostra diplomazia – ha commentato Rosy Bindi, presidente della Commissione antimafia, che aveva sollecitato il ministero degli Esteri ad agire contro la catena di ristoranti spagnoli – questa decisione pone le premesse per scalfire un atteggiamento diffuso di sfruttamento commerciale della mafia come brand di successo in molti settori merceologici, che contribuisce a mascherare o peggio idealizzare la natura criminale delle associazioni mafiose. Con la sentenza di oggi l’Europa fa un passo avanti e ci aiuta a far capire che la battaglia contro le mafie è soprattutto culturale, contro ogni forma di sottovalutazione, rimozione e mistificazione del fenomeno».
Coldiretti: un business milionario
Un business milionario che va dal caffè bulgaro “Mafiozzo” agli snack “Chilli Mafia” in Gran Bretagna, sino alla salsa “Maffia” scovata a Bruxelles. «Va fermato l’utilizzo commerciale di tutti quei marchi infami che sfruttano gli stereotipi mafiosi e danneggiano il Made in Italy», ha commentato Coldiretti, accogliendo positivamente la sentenza della Corte Ue e ricordando che sono moltissimi i locali con nomi come “Cosa Nostra” o “Mafia Pizza”.
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15 Marzo 2018
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