Elezioni 2018
7:15 am, 5 Marzo 18 calendario

Ma ora servirà un mese per formare il Parlamento

Di: Redazione Metronews
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Roma La prima tappa sarà sbrogliare davvero il risultato dei voti elettorali, che per una serie di motivi potrebbero non essere chiari subito: c’è da fare l’assegnazione dei seggi in base ai collegi ma anche in base al riparto nel proporzionale dei voti espressi solo per il candidato maggioritario e poi la redistribuzione di quelli delle liste che non hanno superato il 3%. 
Il calendario istituzionale prevede comunque per le prossime tappe un timing preciso fissato dalla Costituzione e dai regolamenti di Camera e Senato. A non avere una scadenza precisa è solo la nascita del nuovo governo. 
Proclamazione eletti 
Al termine delle operazioni di scrutinio e delle operazioni di assegnazione dei seggi in base ai voti ottenuti, l’Ufficio centrale circoscrizionale procede alla proclamazione degli eletti e invia l’attestato ai parlamentari e alle Camere. Le Camere devono convalidare l’elezione dei propri componenti. Gli eletti, in vista della prima seduta delle nuove Camere, dovranno effettuare alcuni adempimenti.
Venerdì 23 marzo
Il nuovo Parlamento si riunisce per la prima volta e procede all’elezione dei rispettivi presidenti. L’Assemblea di Montecitorio è presieduta, nella prima seduta all’apertura di ogni legislatura, dal più anziano per elezione tra i Vicepresidenti della legislatura precedente. In questo caso Roberto Giachetti, se eletto. La prima seduta dell’Assemblea del Senato, e fino all’elezione del nuovo Presidente, è presieduta provvisoriamente dal più anziano di età, in teoria Giorgio Napolitano (92 anni). 
Elezioni presidenti
Già dalla prima seduta si procede all’elezione dei Presidenti a scrutinio segreto. Per il Senato è previsto un ballottaggio al quarto voto nel secondo giorno. Alla Camera per quanto si abbassi via via il quorum necessario per l’elezione non c’è un limite di tempo.
o.ba.

5 Marzo 2018
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