Elezioni 2018
10:16 pm, 5 Marzo 18 calendario

Lega e 5 Stelle a caccia dei voti decisivi

Di: Redazione Metronews
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Roma Vincitori che sprizzano gioia ma rebus totale per trasformare il “trionfo” di Movimento 5 stelle e Lega in maggioranze di governo. M5S e centrodestra guardano al Colle ed entrambi rivendicano la vittoria e, quindi, la responsabilità di formare un governo. Entrambi, tuttavia, non nascondono di non avere i numeri sufficienti in Parlamento e di doversi rivolgere alle altre forze politiche per tentare intese e convergenze. 
L’appello di Di Maio
«Oggi nasce la Terza Repubblica, quella dei cittadini», proclama il candidato premier e leader politico del M5S, Luigi Di Maio. «Per il M5S queste elezioni sono state un trionfo, siamo i vincitori assoluti con molti punti di distanza. Grazie agli 11 milioni di italiani circa che ci hanno dato fiducia», dichiara Di Maio. Ed elenca: «Triplichiamo il numero di parlamentari, in intere Regioni siamo sopra il 50% ed in alcune aree abbiamo raggiunto il 75%. Siamo una forza politica che rappresenta tutto lo Stivale, dalla Valle d’Aosta alla Sicilia. Non posso dire lo stesso di altri». «Sentiamo la responsabilità di dare un governo a questa nazione», spiega. Per lui è un voto post-ideologico: «I cittadini – argomenta – hanno voltato il nostro programma». E proprio da qui dovrà partire un confronto «con tutte le forze politiche», cui Di Maio si appella con apertura, ma ale sue condizioni. Primo banco di prova sarà «l’individuazione delle figure di garanzia che dovranno guidare le due Camere». 
Salvini ad Arcore
Matteo Salvini tiene fede ai patti e, dopo lo storico risultato che ha portato la sua Lega dal 4 al 18%, assicura che l’unica coalizione cui guarda è quella del centrodestra, escludendo l’ipotesi di un accordo post elettorale con i 5 stelle e Luigi Di Maio, che «ogni giorno cambia idea». Il centrodestra, ha insistito, «è la coalizione che ha vinto e la coalizione che può governare». Il segretario leghista è andato ad Arcore per un breve e amichevole incontro con Silvio Berlusconi. L’ex Cav (pur amareggiato per lo spostamento dell’asse fra Lega e FI) ha confermato che il leghista potrà essere il candidato premier, ma il centro-destra dovrà riuscire a rafforzare i numeri della coalizione in Parlamento. 
OSVALDO BALDACCI

5 Marzo 2018
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