Calcio
10:00 pm, 4 Marzo 18 calendario

Il calcio si ferma per la morte di Astori

Di: Redazione Metronews
condividi

UDINE Il calcio italiano e la Fiorentina sono sconvolti per la tragica scomparsa di Davide Astori. Al punto che il numero 1 del Coni, Giovanni Malagò, che è anche commissario della Lega, ha deciso di sospendere tutta la giornata di campionato, rimandandola, forse, al 9 maggio, spostando la finale di Coppa Italia. «Il calcio è fatto di valori», ha detto per spiegare la drastica decisione. 
Il capitano della squadra viola è deceduto ieri notte, probabilmente per malore, nell’hotel di Udine dove si trovava con la squadra. Aveva 31 anni, lascia la compagna Francesca e una figlia di tre anni, Vittoria. Andrea Della Valle ha quasi la voce rotta quando si presenta ai cronisti dicendo: «Aveva già deciso di allungare il contratto. E di finire la carriera a Firenze».
Il corpo di Astori era stato rinvenuto intorno alle 9.30 dal massaggiatore, salito nella camera dell’albergo “Là di Moret” dove il giocatore dormiva da solo. Non si era presentato per la prima colazione. Lui, che era sempre puntuale e rigoroso. Il corpo è stato portato in ospedale a Udine, dove nel pomeriggio è stato effettuato un primo esame e oggi potrebbe essere eseguita l’autopsia. La salma ha lasciato l’hotel, dopo l’arrivo del magistrato, accompagnata dalla squadra sconvolta.
’ultimo a veder vivo Astori è stato il portiere Sportiello, con cui si era trattenuto la sera prima per giocare alla Playstation. Per accertare le cause del decesso di Astori è possibile che venga aperto un fascicolo da parte della procura di Udine. Al momento l’ipotesi più probabile è quella di «una tragica fatalità», come ha detto lo stesso Procuratore capo di Udine Antonio De Nicolo. Ma bisognerà fare piena luce. Firenze sarà in lutto, dice il sindaco,  il giorno dei funerali.
I PRECEDENTI
Lunga la scia di lutti prima di Astori. Giuliano Taccola, attaccante della Roma, venne colto da un infarto nello spogliatoio di Cagliari, era il 1969. Il 30 ottobre 1977 è stata la volta di Renato Curi, centrocampista del Perugia, vittima di un malore in campo mentre giocava contro la Juve. Tragedia in campo anche per Marc Vinien Foe, giocatore del Camerun, morto nel 2003 nella  semifinale di Confederations Cup contro la Colombia. Tornando in Europa, il 28 agosto 2007, in Spagna, Antonio Puerta, 23 anni, morì durante il match di Liga Siviglia-Getafe. Nel 2009 è stata la volta del difensore dell’Espanyol Dani Jarque morto in ritiro. Quattro anni fa, era il 14 aprile 2012, la scomparsa di Piermario Morosini, stroncato a 25 anni da un arresto cardiaco durante la gara tra Livorno e Pescara.
METRO

4 Marzo 2018
© RIPRODUZIONE RISERVATA
Il giornale
Più letto del mondo