Elezioni 2018
10:29 pm, 28 Febbraio 18 calendario

M5S, nuove polemiche Letta con Gentiloni

Di: Redazione Metronews
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Roma Tutti ormai sicuri di vincere. Nello sprint finale verso il voto di domenica i leader politici fanno a gara a mostrarsi sicuri di sé e ormai certi del favorevole risultato elettorale. Dopo Berlusconi e Salvini che continuamente ricordano come i sondaggi accreditino il centro-destra vicino a quel 40% che permetterebbe di avere la maggioranza in parlamento, la stessa soglia è rivendicata dal leader politico del 5 Stelle Luigi Di Maio: «Con questa squadra di ministri (che sarà presentata oggi) siamo vicini al 40% per raggiungere la maggioranza assoluta». E anche Renzi si mostra ottimista: «Non è detto che non ci sia una maggioranza. Io sono profondamente convinto che il Pd sarà il primo partito, se non succede siamo pronto all’opposizione. La partita per il primo posto è tra M5S e Pd. Mentre a livello di coalizioni è tra centrodestra e centrosinistra».
Tiene banco intanto l’elenco degli aspiranti ministri di un ipotetico governo Di Maio. Sarà presentato oggi e ci saranno donne alla Difesa, agli Interni e agli Esteri. Allo sport è stato invece annunciato Domenico Fioravanti, il campione olimpionico medaglia d’oro nei 100 e 200 rana a Sidney 2000, già candidato alla Camera. Ma sono infuocate le polemiche su Luigi Fioramonti, candidato al ministero dello Sviluppo economico. Il Pd, nella figura di Emanuele Fiano, lo accusa per le sue posizioni a favore del boicottaggio di Israele: «Si rifiutò di incontrare l’Ambasciatore di Israele. Questa è una vergogna senza scusanti, un fatto gravissimo, immorale, non accettò di partecipare a un convegno perché avrebbe parlato anche l’Ambasciatore di Israele». Sulla stessa linea le comunità ebraiche: «Candidatura che inquieta». Ribatte il M5S: «Le accuse di antisemitismo mosse dal Pd sono surreali e strumentali». E Fioramonti sottolinea come si tratti di un episodio verificatosi circa due anni fa, «oggetto di una strumentalizzazione davvero triste. Non ho mai sostenuto e non sostengo il boicottaggio di Israele». 
Nel centrosinistra dopo Prodi, Napolitano e Veltroni, anche Enrico Letta si schiera al fianco della coalizione di centrosinistra e del premier Paolo Gentiloni. Intanto Berlusconi non si nasconde, in caso di stallo e ritorno alla urne, qualora candidabile dalla Corte di Strasburgo: «Io in campo candidato premier se si dovesse votare tra un anno».

28 Febbraio 2018
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