Autobus inesistenti Roma va in tilt

ROMA Traffico nel caos, autobus e taxi inesistenti, metropolitane prese d’assalto, alberi caduti e auto bloccate. Roma, nel rispetto delle previsioni meteo, si è svegliata ieri mattina sotto una fitta coltre di neve ed ha faticato a tornare alla normalità nonostante le scuole chiuse (decisione confermata anche per oggi, causa rischio ghiaccio) e nonostante abbia fatto quasi subito capolino il sole sciogliendo i fiocchi.
«Non siamo attrezzati»
Con la sindaca Virginia Raggi in Messico per il Forum C-40 delle amministratrici donne sul clima, è stato il vicesindaco Luca Bergamo a seguire la logistica e ad assicurare che «il sistema ha tenuto», pur ammettendo che «la Capitale non è nel suo insieme attrezzata ad eventi di questo tipo e ha una superficie non comparabile con altre città». Solo ieri mattina il Comitato operativo della Protezione civile ha offerto al Campidoglio la disponibilità di alcuni spalaneve della Difesa, mobilitando i militari. Il tracollo più pesante è stato quello delle linee Atac di superficie, con gli autobus praticamente inesistenti sino alla tarda mattinata: erano stati annunciati su strada almeno 480 vetture con gomme termiche, ma per ore non si sono viste. Stessa situazione per i taxi, scomparsi a lungo dalla circolazione. Al tilt del trasporto pubblico locale si è sommato l’effetto del blocco dei servizi nazionali, come i treni alla stazione Termini e gli aerei all’aeroporto di Fiumicino.
Strage di alberi
Centinaia sono stati gli interventi dei vigili del fuoco e della municipale per gli alberi caduti, con diverse auto danneggiate e parchi impraticabili (anche se in molti casi pericolosamente affollati nonostante il divieto). «Il maltempo a Roma è stato gestito bene – ha commentato Luigi Di Maio, candidato premier del M5S – ci sono state polemiche perchè Virginia Raggi ha deciso di chiudere le scuole, ma se non lo avesse fatto ora le dareste dell’irresponsabile. Non si può parlare del successo o dell’insuccesso di una gestione basandosi su una nevicata».
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