Scintille De Luca-M5S su inchieste campane

ROMA Scambio al vetriolo tra il governatore campano Vincenzo De Luca e il candidato premier del M5S, Luigi Di Maio. Il primo, a proposito delle inchieste giornalistiche e della Procura di Napoli che riguardano il suo secondo figlio – indagato per corruzione – tuona contro una «operazione camorristica e squadristica» nei suoi confronti, una «campagna di aggressione mediatica pseudogiornalistica alla vigilia di una delicata tornata elettorale». Secca la replica di Luigi Di Maio: «Le minacce di De Luca sono assolutamente intollerabili e inconciliabili con il suo ruolo istituzionale. Deve dimettersi immediatamente e mi aspetto che Renzi e Gentiloni prendano subito le distanze».
Record di fake news
Intanto l’Agcom certifica che il 2017 è stato «l’anno dell’emergere di fenomeni patologici quali quello delle cosiddette “fake news”, e piu in generale della disinformazione veicolata sempre più spesso attraverso le nuove piattaforme online». È quanto si legge nel rapporto dedicato al consumo di informazione, in cui si rileva anche con il proliferare delle piattaforme online «il cittadino rischia di non avere piena consapevolezza circa la natura e la provenienza delle notizie».
L’ira di Calenda
Stallo nella vertenza Embraco. La riunione al ministero dello Sviluppo sul destino dello stabilimento di Riva di Chieri si è conclusa con un nulla di fatto, scatenando l’ira di Carlo Calenda che aveva proposto il ritiro dei 497 licenziamenti e il passaggio alla cassa integrazione. «Adesso non ricevo più questa gentaglia – ha detto il ministro – perchè onestamente ne ho avuto fin sopra i capelli di loro e dei loro consulenti del lavoro italiani che sono qua».
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