Balduina, s’indaga per crollo colposo
ROMA. Crollo colposo. È questo il reato per cui la Procura di Roma procede per i fatti di via Livio Andronico alla Balduina. L’indagine, per il momento a carico di ignoti, è stata affidata dal procuratore Giuseppe Pignatone al procuratore aggiunto Nunzia D’Elia, che si è recata ieri nella zona per effettuare un sopralluogo assieme alle forze dell’ordine.
Verifiche sicurezza
In mattinata ci sono svolte le verifiche di sicurezza da parte dei vigili del fuoco. A seguito del crollo sono circa 22 le famiglie che sono state fatte evacuare. «Il dissesto sì è al momento stabilizzato ma temo che ci vorranno diversi giorni per il rientro a casa dei 22 nuclei familiari» afferma il responsabile dei Vigili del Fuoco, Paolo Parlani, facendo il punto della situazione.
La rabbia dei residenti
Nel quartiere, i residenti sono sono tutti stanchi e arrabbiati per quello che chiamano un incidente «più che annunciato». «Da mesi denunciavamo la pericolosità e l’inadeguatezza dei lavori» spiega Ettore Romagnoli, avvocato, evacuato dal suo appartamento subito dopo il crollo. «Le prime denunce della totale assenza delle più elementari norme di sicurezza risalgono a quando cominciarono i lavori di demolizione – prosegue Romagnoli -. È stato un continuo telefonare alle forze dell’ordine… non abbiamo mai avuto risposta».
Acea: “No anomalie”
Intervenuta subita sul posto, Acea Ato 2 «ha constatato l’ottimo stato delle tubature. Esse si presentano però troncate di netto, probabilmente per il forte impatto dovuto allo smottamento del terreno, ma in nessun modo corrose», si legge in una nota. L’azienda fa rilevare anche di essere intervenuta sulle condutture l’8 febbraio scorso. In quell’occasione furono trovati «i tubi troncati, rottura causata anche in quel caso probabilmente dallo smottamento del terreno».
Trasparenza
Sulla frana di Balduina, intanto «è stata convocata una Commissione capitolina Trasparenza già martedì 20 alle 11.30», riferisce in una nota il presidente Marco Palumbo. Invitato, fra gli altri anche il presidente della commissione Trasparenza del XIV Municipio, Julian Colabello, «che da 3 mesi chiede al Comune accesso agli atti».
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