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8:17 pm, 6 Febbraio 18 calendario

Maldive nel caos il paradiso può attendere

Di: Redazione Metronews
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MALDIVE Un ex presidente e leader dell’opposizione arrestato, il presidente della Corte suprema e un altro giudice in manette, un ex presidente del Parlamento sospeso. Le Maldive, paradisiaco arcipelago dell’Oceano Indiano, sono precipitate nel caos dopo le epurazioni seguite alla proclamazione dello stato d’emergenza da parte del presidente, Abdulla Yameen, che ha denunciato «una cospirazione» e un possibile tentativo di golpe. L’opposizione ha invocato un intervento della comunità internazionale.
Pericoloso giro di vite
All’alba di martedì sono finiti in manette il presidente della Corte suprema, Abulla Saeed, e il giudice, Ali Hamid, con l’accusa di corruzione. Il blitz della polizia è arrivato cinque giorni dopo che l’Alta corte aveva inflitto un colpo al regime maldiviano ordinandogli di rilasciare diversi prigionieri politici, tra cui alcuni oppositori di Abdulla che, per risposta, ha dichiarato lo stato di emergenza. Poco prima era stato arrestato anche il leader dell’opposizione ed ex presidente Maumoon Abdul Gayoom, accusato di corruzione e tentato colpo di Stato. Il presidente ha deciso di intensificare la repressione attuata negli ultimi anni contro i suoi oppositori, nonostante le pressioni internazionali. Secondo Yameen il capo della Corte Suprema stava lavorando per destituirlo. L’applicazione dello stato di emergenza rafforza i già ampi poteri delle forze di sicurezza nell’arrestare e detenere i sospettati.
Chiesto intervento dell’India
La Corte Suprema aveva giustificato l’annullamento delle condanne dei nove oppositori sulla base del fatto che erano di natura «discutibile e politicamente motivata» e aveva ordinato nuovi processi. Il governo ha rifiutato di obbedire e ha qualificato la sentenza della Corte come incostituzionale. La decisione della Corte aveva spianato la strada alla candidatura di Mohamed Nasheed, ex capo di Stato ora in esilio, alle elezioni presidenziali che si terranno quest’anno. L’opposizione ora chiede un intervento militare indiano e il blocco finanziario statunitense. Sia l’Onu che la Ue hanno esortato il governo delle Maldive a revocare lo stato di emergenza e a garantire lo Stato di diritto, rispettando la democrazia e i diritti umani. Intanto di fronte all’instabilità della situazione, molti Paesi – tra cui Italia, Francia, Usa, Cina e India – hanno sconsigliato ai loro cittadini di recarsi in viaggio nell’arcipelago e nelle sue spiagge paradisiache di sabbia bianca.
METRO

6 Febbraio 2018
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