Vaccini
1:25 pm, 2 Febbraio 18 calendario

Lorenzin contro Raggi “Scherzano sulla pelle dei bimbi”

Di: Redazione Metronews
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“Leggo che il Sindaco Raggi e l’Assemblea Capitolina si sono trasformati in un nuovo organo tecnico scientifico delle istituzioni italiane: non solo si occupano di virus e batteri, ma forse presto si occuperanno anche di nuove terapie geniche o di terapie oncologiche. Non si può scherzare sulla pelle dei nostri bambini”. Lo ha scritto su facebook il ministro della Salute Beatrice Lorenzin. “Il decreto vaccini – prosegue – è stato studiato anche per tutelare quei bambini troppo piccoli per essere vaccinati e quelli affetti da malattie per le quali non possono accedere alle vaccinazioni. Ricordo che sia il Consiglio di Stato che la Corte Costituzionale si sono espressi chiaramente rispetto alla mozione del Veneto e non vorrei che Amministrazioni Comunali guidate da NoVax portassero avanti posizioni molto pericolose per la salute pubblica”. E ancora: “Non è il sindaco Raggi né un’amministrazione comunale che decide in campo di virus e di batteri, ma la legge dello Stato e la comunità scientifica”.  “Il decreto vaccini – ricorda Lorenzin – che prevede la non accessibilità alla scuola dell’infanzia dei bambini non vaccinati è fatto per proteggere quei bambini che sono troppo piccoli per essere vaccinati e quei bambini che hanno malattie per le quali non possono essere vaccinati e per permettere a una comunità di andare all’asilo e alla materna in piena sicurezza. La bontà di questo provvedimento è stata riscontrata dal Consiglio di Stato e dalla Corte Costituzionale, questa è la legge ed è fatta a tutela dei nostri bambini”. 
La replica di Raggi.  “Il decreto Lorenzin è talmente pasticciato che discrimina i bambini in base alla scuola alla quale sono iscritti”, replica Raggi. “Ad esempio, i genitori dei bambini iscritti alla scuola dell’obbligo potranno pagare una multa e continuare a mandare i loro figli a scuola anche se questi non sono vaccinati”.
Pediatri: “Inaccettabile, è messaggio dirompente”.  “Credo che queste speculazioni sulla salute dei bambini non si possano accettare. Posso capire che il sindaco Raggi si trovi di fronte ad una situazione esplosiva a Roma per le difficoltà organizzative. La risposta però non è quella di dare la sensazione di ignorare una legge, facendo in modo che Roma diventi diversa da tutto il resto del Paese”. E’ chiaro Giampiero Chiamenti, presidente della federazione italiana medici pediatri, di fronte alla lettera della Raggi. “Ci sono state tante altre realtà che hanno avuto le stesse difficoltà e che comunque le hanno accettate. Dare la sensazione che le istituzioni siano contro le vaccinazioni è un messaggio dirompente nei confronti della popolazione stessa”. E ancora: “Questa affermazione arriva durante una campagna elettorale e prevalgono motivazioni politiche anziché scientifiche – ha aggiunto il presidente della federazione italiana dei medici pediatri – Con la salute delle persone credo non sia lecito scherzare”.
La lettera. La sindaca di Roma in una lettera al ministro della Salute Beatrice Lorenzin, al ministro dell’Istruzione Valeria Fedeli, al presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti e al presidente dell’Anci Antonio Decaro, ha informato della mozione, approvata dall’Assemblea Capitolina, sulla necessità di rispettare la continuità didattica verso i bambini iscritti all’asilo e alla scuola dell’infanzia i cui genitori non avessero ancora assolto l’obbligo di vaccinazione.  “L’intera Assemblea Capitolina -scrive Raggi – ha ritenuto la mancata vaccinazione non ostativa al prosieguo e alla continuità dell’attività e del percorso educativo considerando quest’ultimo (stesso insegnante, stesso contesto educativo, stessa aula, stessa rete di relazioni socio-affettive) una condizione psicodidattica da garantire a tutti in totale certezza ed assoluta equità”.
La multa. Nella lettera la sindaca fa notare come la legge condanni “con una multa i genitori dei bambini non vaccinati, in proporzione all’entità della mancanza, ma, almeno nella scuola dell’obbligo e a differenza della scuola dell’infanzia, non obbliga all’allontanamento del loro bambino. Come se non fosse il contagio la preoccupazione principale del legislatore, quanto piuttosto la sanzione amministrativa da comminare ai genitori colpevoli di omissione. Ma se è così, appare ancor più cogente la necessità di rispettare la continuità didattica ed educativa per tutti i bambini, se è proprio la legge per prima a spostare l’attenzione sulla sanzione invece che sul possibile esito contagioso. Ciò quindi, induce a ritenere molto fondata la richiesta formulata dall’Assemblea Capitolina, che la Sindaca di Roma in questa nota rappresenta con profondo convincimento alle SS.VV”. La sindaca sottolinea, infine, l’importanza di “salvaguardare la linearità di percorso di un bisogno educativo, che non si può negare per alcun motivo plausibile e che si tratta invece di garantire, consentendo a tutti i bambini, a partire da quelli tra 0 e 6 anni, di giungere alla conclusione dell’anno educativo e scolastico 2017/2018 senza interruzioni di sorta nella frequenza e nella totale continuità educativa e didattica”.
“Decisione irresponsabile”. “La sindaca Raggi è senza vergogna e gioca con la salute dei bambini», replica  Luciano Nobili, responsabile Aree metropolitane Pd,  definendo la dedcisione «irresponsabile e pericolosa. Da mesi il Paese è impegnato per mettere in sicurezza, tramite il cosiddetto effetto gregge, le persone a cominciare dai più piccoli e dai soggetti più deboli. Aprire a questo tipo di soluzione  significa non voler mai chiudere il cerchio sull’azione delle vaccinazioni. La verità è che i 5 stelle sono contro i vaccini e cercano solo una maniera per aggirare la legge”.

2 Febbraio 2018
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