Vaccini
4:51 pm, 2 Febbraio 18 calendario

Lorenzin a Raggi: “Palese violazione della legge”

Di: Redazione Metronews
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Fuori legge. Consentire anche ai bambini da 0 a 6 anni non vaccinati l’accesso a scuola “si pone in palese violazione della legislazione vigente e con le rilevanti finalità di prevenzione e tutela del diritto costituzionale alla tutela della salute allo stesso sottese”. E’ scritto in una lettera che il ministro della Salute Beatrice Lorenzin ha inviato al sindaco di Roma Virginia Raggi, in replica alla missiva inviata ieri dal Campidoglio in cui si chiedeva di consentire a tutti l’accesso a scuola.
“Requisito di accesso”. Lorenzin ricorda invece che la legge sui vaccini stabilisce “in modo inequivoco” che la presentazione della documentazione comprovante le avvenute vaccinazioni o almeno la prenotazione presso la Asl “costituisce requisito di accesso”. Stesso principio ribadito nella circolare del ministero della Salute e di quello dell’Istruzione del 1 settembre 2017: la documentazione “costituisce requisito di accesso ai servizi educativi per l’infanzia e alle scuole dell’infanzia, ivi incluse quelle private non paritarie”.
Ricorso infondato. La stessa Consulta, ricorda ancora Lorenzin, ha dichiarato infondato il ricorso del Veneto, “confermando la piena legittimità costituzionale del bilanciamento tra il diritto alla salute e il diritto alla continuità didattica”. Infine, la titolare della salute sottolinea che, “contrariamente a quanto sembra emergere dalla Sua nota”, i bambini possono tranquillamente restare in classe dopo il 10 marzo se i genitori dimostrano “con documentazione proveniente dalla Asl entro il 10 marzo di aver presentato alla medesima azienda la richiesta di effettuazione delle vaccinazioni e che la somministrazione di queste ultime sia stata fissata dalla predetta azienda sanitaria successivamente a tale ultima data”. 
Raggi: “Basta polemiche”. “A Lorenzin dico basta polemiche, si tratta di una mozione, votata anche dal Pd, di buon senso che chiede semplicemente di applicare la legge e di far sì che i bambini possano finire questo anno educativo”,  ha dichiarato la sindaca di Roma Virginia Raggi. 
La legge. E’ il 10 marzo la dead line per mettersi in regola con la legge sull’obbligo vaccinale. Entro questa data infatti, come previsto dalla norma firmata dal ministro Lorenzin, le autocertificazioni consegnate prima dell’inizio dell’anno scolastico (alle quali molti genitori hanno fatto ricorso anche per le difficoltà logistiche dei primi mesi) vanno sostituite con la documentazione “comprovante l’avvenuta vaccinazione”. Pena una multa per i genitori, a cui si somma l’esclusione dalla scuola per i bimbi al nido e all’asilo.
La segnalazione. Nel caso in cui il genitore/tutore/affidatario non presenti alla scuola la documentazione attestante l’avvenuta vaccinazione, l’esonero, l’omissione o il differimento, il dirigente scolastico o il responsabile dei servizi educativi è tenuto a segnalare la violazione alla ASL entro 10 giorni. A questo punto l’ASL contatta i genitori per un appuntamento e un colloquio informativo indicando le modalità e i tempi nei quali effettuare le vaccinazioni prescritte.  Se i genitori non si presentano all’appuntamento oppure, a seguito del colloquio informativo, non provvedano a far somministrare il vaccino al bambino, l’ASL contesta formalmente l’inadempimento dell’obbligo. Nella contestazione la ASL indica un termine ultimo. I genitori possono ancora “salvarsi” se provvedono a far somministrare al minore il vaccino o la prima dose del ciclo vaccinale nel termine indicato dalla ASL nell’atto di contestazione, a condizione che completino il ciclo vaccinale nel rispetto delle tempistiche stabilite dalla ASL stessa.
Le sanzioni. Se neanche quest’ultima scadenza viene rispettata, scattano le sanzioni: per i bambini da 0 a 6 anni l’inadempienza rappresenta “motivo di esclusione dal servizio educativo”. Per i genitori di questi bambini ma anche di quelli da 6 a 16 anni scatta una sanzione amministrativa pecuniaria da 100 euro a 500 euro, proporzionata alla gravità dell’inadempimento (ad esempio: al numero di vaccinazioni omesse). Dall’anno scolastico 2019/2020 è prevista una semplificazione degli adempimenti delle famiglie per l’iscrizione a scuola dei minori: gli istituti scolastici dialogheranno direttamente con le ASL, al fine di verificare lo “stato vaccinale” degli studenti, senza ulteriori oneri per le famiglie.

2 Febbraio 2018
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