Simbolo 5 stelle Ricorso dei dissidenti

Roma  Acque agitate nel Movimento 5 Stelle. Mentre ancora non vengono resi noti i dati della parlamentarie contestate dagli esclusi e infuriano le polemiche sui candidati “riciclati”, più radicale ancora è la controversia sollevata da una serie di attivisti della prima ora attualmente dissidenti. Essi hanno presentato ricorso, davanti al tribunale di Genova, per la restituzione del nome, del simbolo del Movimento 5 stelle e del dominio web. Sostengono che l’associazione del 2009 ne ha ancora titolo a differenza di quelle ondate successivamente e ora legate al movimento. Intanto prosegue il giallo sulle parole pronunciate da Luigi Di Maio in un incontro con gli investitori, a Londra. Il candidato premier avrebbe aperto alla possibilità di accordi post voto con Pd, FI e Lega, ma lui specifica che si riferiva solo a convergenze sui temi. 
Per il centrodestra invece è stata una buona giornata. Le candidature che erano state sospese in Lombardia sono state riamesse. E Silvio Berlusconi ha fatto sapere che riprenderà la campagna elettorale a tutto campo da lunedì. «Sto bene, bene» assicura l’ex Cav in un suo intervento in radio. 
Matteo Renzi è fiducioso: il segretario Pd è convinto che anche grazie «alla squadra messa in campo» l’obiettivo di essere il primo partito e il primo gruppo parlamentare sia a portata di mano. «E se siamo il primo gruppo… – ragiona – la partita l’abbiamo portata a casa, perché «siamo in una democrazia parlamentare», chi arriva primo dà le carte.