I “Primitivi” con la voce di Greg, Cortellesi e Guzzanti

ROMA Il calcio spiegato ai cavernicoli. Che  imparano a giocare con palle improbabili e che si scoprono  imbattibili sul “campo sacro” e attraverso il calcio scoprono i valori per cui vale la pena battersi. Ecco “I primitivi” di Nick Park (dall’8 in sala), cominciando  dal loro capo, Corrado Guzzanti,  folgorato da piccolo da “La Carica dei 101”, che confessa di «avere una pigrizia che mi avvicina più al mondo vegetale che animale. Mi identifico poco con la saggezza del mio personaggio ma molto con la sua calma e il suo desiderio di non esplorare più cose pericolose e complicate».
Continuando con Paola Cortellesi, cresciuta con gli anime giapponesi e qui ragazzina amante del calcio che ringrazia «perché ormai l’unico modo di fare la ragazzina è nel cartoon: come donna ho difficoltà a giocare, vengo esclusa per il mio sesso, ma qui dimostrerò che cosa sanno fare le donne. Come i cavernicoli anche io devo mangiare per essere la persona straordinaria che sono, altrimenti perdo il controllo». 
E se Salvatore Esposito, alla sua prima volta da doppiatore, si è divertito da morire «a fare il cattivo che sogna il denaro e se ne frega delle regole», e vorrebbe  tanto che «l’Italia diventasse come gli altri Paesi dove si insegna davvero lo sport a scuola e con lo sport le regole», Greg, il cretino del villaggio, giura: «Anche io come i cavernicoli  quando qualcuno dice cretinate ho solo voglia di dargli una mazzata in testa».
SILVIA DI PAOLA