Liste, ultima bagarre per i pochi posti sicuri
ROMA Con lo strascico dei malumori degli esclusi, si chiude la lotteria delle candidature che ha visto prevalere nei leader la scelta dei fedelissimi. Così in Forza Italia appare decimata la pattuglia degli ex An per fare posto agli “uomini azienda” come Galliani, oltre ai pretoriani. Nessun soccorso ai verdiniani, a partire dal capo («ma non andrà certo in pensione, vediamo cosa succederà», riferiscono gli amici di Denis). In lista Claudio Lotito, l’atleta paraolimpica Giusy Versace e Ghedini. In corsa anche Cristina Rossello, legale di Berlusconi nella separazione da Veronica Lario. L’ex premier ha fatto sapere che in campagna elettorale ci metterà la faccia ma non i soldi.
L’Orlando furioso
Bagarre anche nel Pd, con la minoranza lasciata a secco. «Renzi cita la candidatura di Siani a Napoli, il segretario non offenda l’intelligenza altrui, il fatto che un solo candidato non sia renziano non significa nulla – ha commentato Andrea Orlando – faccio un invito agli esponenti della maggioranza: non serve a nulla negare l’evidenza». Il segretario Renzi si troverà come sfidante a Firenze per il M5S l’ex Pd Nicola Cecchi.
Sgarbi vs Di Maio
«Il nostro è un gruppo di persone super competenti». Così il leader del M5S, Luigi Di Maio, ha presentato i candidati: «Altri hanno detto che fare le liste è stata un’esperienza devastante, per noi è stata un’esperienza entusiasmante». Tra i nomi il presidente del consiglio dell’Ordine degli avvocati di Roma, Mauro Vaglio, l’ex campione olimpico di nuoto Fioravanti e Angelo Cirulli, «uno degli azzerati dal decreto salva-banche», che sfiderà Gentiloni a Roma. Di Maio, invece, dovrà vedersela nella sua Pomigliano d’Arco con Vittorio Sgarbi. Salvini per la Lega conferma infine che non tenterà la sfida dell’uninominale, ma si candiderà nel plurinominale al Senato. In squadra Giulia Bongiorno e – anche per lui – un gruppo di fedelissimi lombardi.
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