Il New York Times: Hillary non cacciò un molestatore

L’affaire molestie ora tocca incidentalmente anche Hillary Clinton. Come rivela il New York times, nel 2008, alla sua prima candidatura contro Barack Obama, decise, malgrado i consigli contrari dei vertici della sua campagna elettorale, di “non cacciare un suo stretto consigliere” nonostante “fosse stato accusato ripetutamente di molestie sessuali da una sua giovane subordinata”.
Sospensione. Il  Nyt sottolinea come Clinton invece di cacciarlo, come le era stato suggerito, “preferì di sospenderlo senza paga per alcune settimane e farlo sottoporre a sedute di terapie, mentre la giovane donna (la vittima delle molestie di Strider) venne spostata ad un altro incarico”.  Addirittura la Clinton lo mise poi a capo nel 2011 di un gruppo indipendente che sosteneva la candidata democratica nelle seconde elezioni del 2016. L’uomo dunque tornò a molestare sessualmente una giovane donna dello staff, e questa volta venne licenziato.