Maxi-blitz a Ostia 32 arresti nel clan Spada
ROMA È cominciata oggi alle 4 del mattino la maxi operazione di carabinieri e polizia a Ostia, che ha portato all’arresto per mafia di 32 componenti del clan Spada, a cominciare da quel Roberto Spada, detenuto attualmente a Tolmezzo e rinviato a giudizio pochi giorni fa per l’aggressione compiuta il 7 novembre scorso al cronista Rai Daniele Piervincenzi. Associazione a delinquere di stampo mafioso le accuse formulate dai pubblici ministeri Mario Palazzi e Ilaria Calò.
II gip: «La mafia c’è»
A Ostia, quindi, c’è la mafia. Ne è convinta da tempo la Procura di Roma, lo hanno stabilito numerose sentenze anche se a volte con esiti contrastanti. Ma le indagini delle forze dell’ordine degli ultimi tempi sembrano effettivamente confermare che quel tratto di litorale alle porte della Capitale è ormai in mano a famiglie che si spartiscono il territorio controllando ogni attività economica, gestendo gli appalti, vessando e costringendo al silenzio i cittadini onesti, e infiltrandosi nella pubblica amministrazione locale. I 32 arresti vanno di fatto ad azzerare i componenti del clan Spada. Nel corso dell’operazione sono stati sequestrati oltre duecentomila euro. Ordinato il sequestro preventivo di numerose autovetture e di diverse società e ditte individuali, tutte riconducibili al clan degli Spada. Secondo il gip Simonetta D’Alessandro, che ha firmato l’ordinanza per i 32 arresti, si tratta di «un’ associazione a delinquere di stampo mafioso, che ha provocato un profondo degrado sul territorio, consentendo il dilagare di reati gravissimi e lesivi di beni primari».
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