Chalamet: È stato un dono il film di Guadagnino

CINEMA Guadagnino delle sorprese. Perché neanche lui si aspettava tanti riflettori puntati sul suo Chiamami col tuo nome, così tanti da arrivare a cumulare 4 nomination agli Oscar per la sua storia d’amore e crescita, scoperta e desiderio, da oggi nei cinema. «Sono nel bel mezzo della lavorazione di un altro film, quindi posso vedere anche questa sorprendente novità con la giusta prospettiva – dice  Luca Guadagnino presentando il suo lavoro a Roma – Il film ha cominciato la sua vita lo scorso anno al Sundance e da allora c’è stata un’ accoglienza ottima. Ero convinto di aver fatto bene, non voglio essere ipocrita, ma mai e poi mai avrei pensato a una tale risposta».
Mentre per il protagonista Timothee Chalamet, pure lui con una corposa candidatura sulla spalle, è stato un dono. «Avevo 17 anni e capii che non si trattava del solito ruolo ma era ricco, articolato, complesso. Non è stata una sfida ma un dono. Un dono da sogno, un personaggio ad altissimo livello intellettuale, solo nelle sequenze al piano ho avuto qualche problema». E il bell’Armie Hammer, seduto accanto a lui, aggiunge: «Per me il dono è stato lavorare in Italia che significa celebrare la vita,  l’arte e far parte di un patrimonio cinematografico di livello. E lavorare 9 ore invece delle 16 che ti costringono a volte a fare negli States».
 
SILVIA DI PAOLA