Vera Framiga/Liam Neeson/film
6:35 pm, 21 Gennaio 18 calendario

Neeson: L’uomo del treno? Potrebbe essere uno di noi

Di: Redazione Metronews
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CINEMA 40 anni di carriera nel 2018 festeggiati con una quarta volta. Quella che vede Liam Neeson di nuovo diretto dallo spagnolo Jaume Colet-Serrat  in un thriller tutto girato su un treno. Ecco a voi L’uomo del treno (dal 25 in sala con Vera Framiga, anteprima speciale il 23 al Moderno di Roma, con la criminologa e psicologa forense Roberta Bruzzone), corsa contro il tempo, come l’attore ci racconta, per andare incontro alla vita o alla morte. «Al centro della storia una ricerca. Bisogna trovare una persona sul treno che non è pendolare abituale, ma potrebbe trasportare qualcosa che alcuni vogliono e tocca fermarlo».
E tutto avviene in un’unità di luogo e anche di tempo?
L’azione si svolge quasi in tempo reale perché bisogna trovare questa persona prima che il treno arrivi al capolinea. La tensione cresce a ogni fermata in stazione con nuovi passeggeri che salgono e nuovi indizi. Il pericolo diviene sempre più grande, sino a coinvolgere persone anche fuori dal treno.
Ma chi è il suo personaggio?
Un uomo che va in città come ogni mattina, un pendolare che un giorno s’imbatte in una donna misteriosa che mette in moto la storia e che non capisci se è amichevole, se è una poliziotta, un’agente FBI.
Cosa l’ha più colpita e cosa potrebbe colpire lo spettatore?
L’uomo qualunque, in cui chiunque può identificarsi, che si trova all’improvviso a dover scegliere se fare una piccola cosa, che qualcuno gli chiede di fare, per un’enorme somma di denaro. Chiunque vorrebbe capire se qualcuno potrebbe subirne le conseguenze, se qualcuno potrebbe farsi male. Ma poi lo farebbe? Io sono così codardo che probabilmente non lo farei.
 
SILVIA DI PAOLA

21 Gennaio 2018
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