Voto: entro venerdì si presentano le coalizioni
Roma Settimana decisiva verso il voto del 4 marzo, perché si cominciano a tirare le somme vere e proprie. mentre cioè continuano le promesse da campagna elettorale e le scaramucce di posizionamento anche fra alleati-rivali, da venerdì scattano infatti le prime scadenze di legge per i partiti e le forze politiche. I prossimi saranno gli ultimi giorni utili per ufficializzare le coalizioni e gli apparentamenti, e non mancano ancora problemi da appianare, soprattutto nel centrosinistra. Dalle 8 del 19 gennaio fino alle 16 del 21 gennaio i partiti dovranno depositare al Viminale i simboli, le dichiarazioni di collegamento in coalizione, il programma elettorale e novità introdotta dal Rosatellum anche l’indicazione del capo della forza politica. Il 28 e 29 gennaio ci sarà la presentazione delle liste e delle candidature presso la Cancelleria della Corte d’Appello o del Tribunale di ogni singola circoscrizione elettorale italiana ed estera. Chi non aveva un gruppo parlamentare in almeno una delle due Camere dovrà anche portare le firme a sostegno delle candidature in ogni singola circoscrizione.
Intanto il dibattito politico resta molto caldo con interventi dei leader di tutti gli schieramenti: al centro soprattutto i temi delle pensioni e del fisco.
Ritoccare il Jobs Act
«La dinamica dell’occupazione dipende da più fattori, l’offerta di lavoro e gli incentivi fiscali che hanno durata limitata. Poi c’è la domanda, che è quella che fanno le imprese. Siamo usciti da una crisi che in tre anni ha portato via quasi dieci punti di Pil. Non c’è niente di male di rivedere al margine la struttura del Jobs Act per rivedere un mercato del lavoro che taluni ritengono squilibrato», ha detto il ministro dell’Economia, Pier Carlo Padoan. «Penso che il Jobs Act deve dare ancora suoi frutti peri-strutturali. Si può ragionare sull’insieme degli incentivi fiscali».
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