Alleniamoci alla felicità: 3 modi per provarci
Essere felici non è solo una questione di fortuna: il padre della psicologia positiva Martin Selingman ha teorizzato che se per il 60 per cento la felicitàè determinata dai nostri geni e dall’ambiente, il restante 40 per cento dipende da noi. Dall’atteggiamento con cui affrontiamo la vita e da quanto sappiamo concentrarci sulle nostre potenzialità e metterle a frutto. Facile a dirsi forse, ma in pratica che vuol dire? Lo abbiamo chiesto alla scrittrice Alessandra Hropich, autrice del libro “La felicità? Ve la do io”.
La felicità è una meta raggiungibile oggi?
Vedo molta infelicità oggi in giro. Tante persone fingono, soprattutto nei rapporti interpersonali. Siamo più infelici, perché abbiamo troppa fretta di raggiungere la vetta. Tutto e subito. Non sappiamo più attendere nulla, né appassionarci alla strada da percorrere. Si bruciano emozioni e sentimenti senza pensarci troppo.
Oggi tutti vogliono il successo. Eppure Einstein diceva: “Una vita tranquilla e modesta porta più gioia di una discontinua ricerca di successo”. Chi ha ragione?
Le persone normali sono quelle che possono vivere una felicità più vera. Chi è famoso è circondato da tante persone, ma non avrà mai la garanzia di essere amato davvero e questo genera infelicità. In genere comunque è puntare tutto sul successo che è fuorviante. È molto importante invece sviluppare le proprie potenzialità personali, la cui applicazione ci permette di provare una duratura gratificazione.
Qual è la sua ricetta di felicità?
Naturalmente ognuno deve trovare la sua, ma in generale posso dire che secondo me la prima regola è vivere la vita secondo la propria età. Oggi vedo il tentativo di uomini e donne di tornare indietro. Gli uomini misurano la propria felicità dal numero delle prestazioni sessuali, le donne dal numero di ritocchini estetici. Sono strade effimere, che non portano a niente. Solo a una rincorsa senza senso per acciuffare qualcosa che è già passato.
La seconda?
Non stare a guardare la vita altrui trascurando la propria. Certo non è facile: con tutti i social network, sembra che lo scopo della vita sia quello di farsi invidiare dagli altri. Ma anche in questo caso, è davvero tempo perso. È come guardare la vita dalla finestra invece che viverla in prima persona. E infine, il segreto della felicità è davvero coltivare delle passioni, degli hobby. Senza però voler strafare: se voglio fare dieci cose, le farò tutte male. Credo sia fondamentale per essere felici il desiderio e lo sforzo di voler creare qualcosa. La gioia creativa è la chiave per una vita felice. Senza dubbio.
VALERIA BOBBI
TRE RICETTE PER PROVARE A ESSERE FELICI
1
Annotare, ogni giorno, almeno 3 cose positive che vi sono accadute durante la giornata passata, e poi confrontarsi sempre con chi sta peggio di noi.
2
Trascorrere almeno 20 minuti all’aperto. Secondo una serie di studi pubblicati nel 2010 dal Journal of Environmental Psychology, non solo aiuta a mantenere uno stato d’animo migliore ma addirittura migliorerebbe la memoria.
3
Impegnarsi attivamente per essere felici: ben due studi pubblicati dal Journal of Positive Psychology hanno confermato che quando le persone cercano attivamente di essere felici, migliorano il loro stato d’animo, sentendosi alla fine più felici.
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