Igor il russo catturato in Spagna
Igor il Russo è stato catturato dopo che tre persone sono morte, tra cui due militari della guardia civil, nel corso di una sparatoria con l’uomo individuato come Norbert Feher, da tempo latitante. La località nella quale sono accaduti gli avvenimenti si trova nella zone di El Ventorrillo, compresa tra le città di Terruel in Andorra ed Albalete del Arzobispo. “È stato arrestato dopo un drammatico conflitto a fuoco dopo una caccia in tutta l’area. È stato trovato in un’area che noi avevamo indicato come di probabile presenza di Igor”, ha detto il comandante generale dell’Arma dei carabinieri, Tullio del Sette,. “Con il Ros e i due comandi provinciali non eravamo soltanto li’ in Spagna – ha aggiunto – ma eravamo e siamo anche in Austria e Serbia, perchè non abbiamo mai mollato un giorno la ricerca di questo pericolosissimo individuo. Gli ultimi sviluppi hanno dimostrato quanto sia effettivamente pericoloso – ha concluso – e che grosso peccato sia stato metterlo in libertà nel 2015 quando ancora doveva scontare degli anni di galera”.
La ‘carriera’ criminale di ‘Igor il russo’ si è conclusa in Spagna dopo mesi di ricerche attraversati da una lunga scia di sangue. A nulla era valsa l’imponente caccia all’uomo durata mesi tra le paludi di Budrio, Consandolo, Argenta e Molinella. A dare il via alle ricerche di Igor Vaclavic in Italia e all’estero, gli omicidi del barista di Budrio Davide Fabbri (del 1^ aprile scorso) e della guardia ecologica volontaria Valerio Verri (l’8 aprile) nelle campagne intorno a Portomaggiore. Ma l’uomo è fortemente sospettato anche dell’uccisione del metronotte Salvatore Chianese, la guardia giurata uccisa il 30 dicembre 2015 a Fosso Ghiaia, alle porte di Ravenna. Un uomo dalla doppia identità Igor, soprannominato il russo ma in realtà serbo, il cui vero nome è Norbert Feher, nato a Subotica e mai arruolato nell’Armata rossa come invece millantava. Le indagini si erano concentrate sulla rete di contatti che il killer avrebbe potuto avere in zona e che avrebbero potuto aiutarlo a nascondersi, fino alla fuga all’estero. E infatti i Carabinieri ne hanno seguito la pista in diverse nazioni europee fino a concentrarsi sulla Spagna.
Per la sua cattura si erano mobilitate anche alcune agenzie di investigazione private, dopo essersi messe in contatto con il legale dei parenti di Davide Fabbri, il 52enne ucciso nel corso di un tentativo di rapina lo scorso primo aprile nel suo locale a Budrio (Bologna). La notizia fu diffusa dall’avvocato Giorgio Bacchelli che rappresenta la famiglia Fabbri (la moglie Maria Sirica e il padre Davide) oltre al Comitato degli amici. Sulla ‘testa’ di Igor è stata messa (sempre da amici e parenti) anche una taglia di 50mila euro da vivo e di 25mila euro da morto: si tratta di una sorta di ricompensa a chi per primo fornira’ “notizie precise”, era stato spiegato, volte a “rintracciare in concreto e quindi ad assicurare alla giustizia” il pericoloso latitante. A questa somma è stata affiancata un’ulteriore raccolta fondi (tramite un conto corrente dedicato) per incrementare la taglia con le donazioni dei cittadini. “La taglia a tutt’oggi è ancora attiva – conferma il legale raggiunto dall’Agi al telefono – scadeva lo scorso 20 ottobre ma è stata prorogata di tre mesi, fino al 20 gennaio”.
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