Jackman: Barnum? Inno al potere dell’immaginazione
CINEMA L’arte più nobile è quella di rendere felici gli altri. Parola di Barnum. Sì, il fatidico creatore del Circo Barnum che dal 25 dicembre in sala avrà il volto di Jugh Jackman nel travolgente The Greatest Showman affiancato da un Zac Efron (già rodato nel musical) a cantare e ballare e, soprattutto, sognare. Perché qui sta il cuore del film che Jackman ha voluto realizzare nonostante le difficoltà.
Perché?
Sono affascinato dalle persone dirompenti, che sanno cosa vogliono nella vita e vanno dritti per la loro strada qualunque cosa accada e Barnum era uno di questi. Sin da bambino, sin da subito, duro e ottimista, capace di trasformare le negatività in punti di svolta, pieno di rabbia ma capace di grande amore.
Ma cosa conta per lei davvero?
Il successo da un lato e i valori familiari dall’altro ma per un personaggio come lui nato in estrema povertà il successo era una necessità per sopravvivere. Per me nella vita conta riuscire ad amare. Ho avuto la fortuna di incontrare una donna fantastica prima di avere successo, una donna che mi sta sempre accanto, mi consola, mi dà il senso della misura e non solo che si diverte con me.
Il film è un inno alle possibilità infinite della vita?
Sì, ma è anche un inno al potere dell’immaginazione, alla lotta, a tutto ciò che si ama, alla diversità, spero che darà forza e farà piangere.
SILVIA DI PAOLA
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