Trump: “Gerusalemme è la capitale di Israele”
“Gerusalemme è la capitale di Israele”. Lo ha detto il presidente Usa, Donald Trump, riaccendendo una nuova miccia in Medio Oriente.
Ambasciata. Trump ha deciso: intende trasferire l’ambasciata Usa in Israele da Tel Aviv a Gerusalemme. E lo ha annunciato personalmente a diversi leader del Medio Oriente in una serie di chiamate: ha telefonato, fra gli altri, al presidente palestinese Mahmoud Abbas il quale, secondo il portavoce Nabil Abu Rdainah, lo ha «avvertito delle conseguenze pericolose che una decisione del genere avrebbe sul processo di pace e su pace, sicurezza e stabilità della regione e del mondo». Dopo avere sentito Trump, Abbas ha parlato al telefono con il Papa, con i presidenti di Russia e Francia e con il re di Giordania, e «li ha invitati a intervenire per evitare» che si concretizzi l’intenzione dichiarata da Trump. Mosca sostiene una ripresa dei colloqui fra israeliani e palestinesi, anche sullo status di Gerusalemme. Per Hamas lo spostamento dell’ambasciata segnerà «il superamento di ogni limite». Alcune fazioni palestinesi, comprese Hamas e Al-Fatah, hanno indetto tre giorni di collera e rabbia nei Territori palestinesi a partire da oggi, e la sicurezza israeliana già si prepara a una nuova intifada. Durissimi i Paesi islamici: per l’Arabia Saudita la decisione «susciterà l’ira di tutti i musulmani». Per il presidente turco Erdogan si supera una linea rossa che potrebbe portare all’interruzione delle relazioni diplomatiche.
Preoccupati gli alleati europei. Invito alla prudenza da parte di Federica Mogherini per la Ue. Per Alfano servono negoziati. Per la Germania è una decisione controproducente. Frontman di chi vuole frenare Trump il presidente francese Emmanuel Macron.
Una città santa per tre religioni. Luogo simbolo delle tre religioni monoteiste, Gerusalemme è uno dei nodi chiave su cui da 70 anni si arena ogni negoziato. Fino al 1967 le zone est (sotto controllo giordano) e ovest (israeliano) erano divise dal filo spinato. Con la Guerra dei Sei Giorni Israele ha conquistato tutta la città e la Giordania ha ceduto i suoi “diritti” ai palestinesi che rivendicano Gerusalemme est come capitale del futuro Stato. Nel 1980 Israele ha nominato la città sua «capitale eterna e indivisibile».
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