Il 2017 anno più secco ci lascia quasi senza acqua
Roma Il 2017 verrà ricordato come l’anno per la più pesante siccità in Italia, dal 1800 ad oggi. A partire dal mese di dicembre del 2016 si sono susseguiti mesi quasi sempre in perdita per le precipitazioni. Ad eccezione di gennaio, settembre e novembre, tutti gli altri hanno fatto registrare un segno negativo, quasi sempre con deficit di oltre il 30% e, in ben sei mesi, questo deficit è arrivato a superare la soglia del 50%. E a conti fatti, gli accumuli annuali a fine 2017 sono risultati essere di oltre il 30% inferiori alla media del periodo di riferimento 1971-2000. Lo dice l’Istituto di scienze dell’atmosfera e del clima del CNR, che inoltre indica il 2017 come il quarto anno più caldo dal 1800 ad oggi, a pari merito con gli anni 2001, 2007 e 2016. Più caldi del 2017 sono stati solo il 2003, il 2014 e il 2015. Per la Coldiretti la siccità ha determinato oltre 2 miliardi di danni nelle campagne per le coltivazioni, gli allevamenti e gli alberi, mentre gli incendi hanno bruciato 141 mila ettari di boschi. Gli effetti dei cambiamenti climatici si stanno manifestando con pesanti conseguenze sull’agricoltura perché si moltiplicano gli sfasamenti stagionali e gli eventi estremi.
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