Russiagate, Flynn ammette “Ho mentito all’Fbi”

Michael Flynn, ex Consigliere per la sicurezza nazionale, si è dichiarato colpevole di aver mentito al Fbi sui suoi rapporti con l’ambasciatore russo Serghei Kisljak, al tempo in cui quest’ultimo guidava la rappresentanza russa negli Stati Uniti e il primo faceva parte del team di transizione di Donald Trump. Flynn ha aggiunto di essere pronto a collaborare con la giustizia.
La Casa Bianca. “Le ammissioni e le incriminazioni relative al signor Flynn riguardano solo lui, e non altri”, ha affermato Ty Cobb, consigliere speciale della Casa Bianca sulla strategia da adottare nel caso che vede protagonista l’ex Consigliere per la sicurezza nazionale di Donald Trump e le sue relazioni con Mosca. “Le sue false dichiarazioni riflettono le menzogne che disse a funzionari della Casa Bianca e che condussero alle sue dimissioni del febbraio scorso”, ha continuato Cobb. 
Le accuse. I federali hanno incriminato Flynn per falsa testimonianza in relazione a due colloqui che avevano al centro le sanzioni americane imposte a Mosca dall’amministrazione Obama e una riunione del Consiglio di sicurezza dell’Onu sugli insediamenti di coloni in Cisgiordania. L’udienza è stata fissata per un “patteggiamento”. Al caso è stato assegnato, spiega Cnn, il giudice Rudolph Contreras, nominato da Obama bnel 2012.