qualità della vita
8:09 pm, 27 Novembre 17 calendario

Le metropoli italiane sempre più invivibili

Di: Redazione Metronews
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ROMA La miglior qualità della vita? Si respira in montagna, sulle Alpi. Da Belluno, che si aggiudica la 28a edizione dell’indagine annuale realizzata dal Sole 24 Ore, e passando tra cime e tornanti attraverso Aosta, Sondrio, Bolzano, Trento fino ad arrivare a Verbano-Cusio-Ossola in Piemonte. Nei primi sette posti della classifica che misura il benessere, non solo economico, delle province italiane ci sono ben sei province alpine, a cui si aggiunge Trieste. Sei macro aree e 42 indicatori, tra cui quest’anno entrano anche gli acquisti online, il gap retributivo di genere, la spesa per i farmaci, il consumo del suolo e l’indice di litigiosità nei tribunali, sono l’elemento portante dell’analisi che Il Sole 24 Ore realizza per stilare la classifica della Qualità della Vita nelle 110 province Italiane.
Grandi città in affanno
Arretrano le grandi città: Milano che, nella classifica generale perde 6 posizioni e scivola all’8° posto scontando i cattivi risultati in cultura, ambiente e sicurezza; Roma, che scende al 24° rispetto al 13° del 2016 con un tonfo nella ricchezza e nei consumi oltre che nell’ambiente, e Torino, che retrocede al 40° (5 in meno) con il peso della performance negativà nel parametro del lavoro e dell’innovazione. Milano resta al top per ricchezza e consumi; mentre Firenze supera Roma e si aggiudica il primo posto per cultura e tempo libero.
Il Sud resta al palo
In coda alla graduatoria complessiva finiscono le aree di Campania e Puglia: ben otto nelle ultime dieci posizioni, con Caserta maglia nera e Taranto al penultimo posto. Al terz’ultimo c’è Reggio Calabria. A sancire il verdetto è l’andamento di fondo che mostra, attraverso i risultati dei singoli indicatori, come il divario con il Nord tenda ad ampliarsi, tanto che per trovare la prima provincia del Sud e Isole bisogna scendere al 52° posto di Oristano. «Ma da tre anni a questa parte il Mezzogiorno ha rialzato la testa – commenta il ministro per il Mezzogiorno, Claudio De Vincenti – riuscendo a superare in termini percentuali di crescita il Centro-Nord».
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27 Novembre 2017
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