Bosnia
9:25 pm, 22 Novembre 17 calendario

Il “macellaio dei Balcani” condannato per genocidio

Di: Redazione Metronews
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ONU  Il “macellaio dei Balcani” è l’ultimo “boia” della scorsa generazione ad essere condannato per genocidio e crimini contro l’umanità. Il Tribunale Internazionale per la ex Jugoslavia ha condannato all’ergastolo Ratko Mladic per le sue responsabilità nei massacri della guerra di Bosnia nel 1992-1995, durante la quale era il capo militare dei serbo-bosniaci. A lui viene imputato il massacro di Srebrenica, dove i serbi – di fronte all’inerzia dei caschi blu olandesi – sterminarono a freddo ottomila maschi musulmani di tutte le età, e i 44 mesi di assedio a Sarajevo, costati 12 mila morti tra cui 1500 bambini. A circa 20 anni di distanza, Ratko Mladic è apparso invece al mondo come un anziano con problemi di salute che grida contro i giudici per provare a rinviare il più possibile una condanna per genocidio. La squadra legale di Mladic, 74enne, ha annunciato che presenterà ricorso contro la condanna. Commenti positivi dalle autorità internazionali, mentre le istituzioni serbe hanno detto che bisogna guardare avanti. Furiosa reazione invece dai nazionalisti serbi a Belgrado e in Bosnia, per i quali Mladic è un eroe.  Riuscito a sfuggire alla giustizia per anni dopo la fine della guerra nel 1995, Mladic è stato arrestato nel 2011. Il processo è cominciato nel 2012 e Mladic ha sempre sostenuto di essere innocente.
Il suo era l’ultimo caso del Tribunale per i crimini nella ex Jugoslavia: in 24 anni di attività ha presentato accuse contro 161 persone ed emesso 83 condanne. Dei protagonisti della guerra di Bosnia, Radovan Karadzic è stato condannato, Vojislav Seselj e Ante Gotovina assolti,  Slobodan Milosevic e Zeljko Raznatovic detto Arkan sono morti sotto accusa. 
Radovan Karadzic
Il leader politico dei serbo-bosniaci fu fermato nel 2008 dopo 13 anni in clandestinità. È stato dichiarato colpevole nel marzo 2016 di genocidio e nove altri capi d’accusa e condannato a 40 anni di prigione. Ha fatto appello. Il 72enne è il più alto esponente condannato per il conflitto nell’ex Yugoslavia.
Jean Kambanda
 Primo ministro ad interim del Rwanda nel 1994 durante il genocidio dei tutsi. È stato accusato di partecipazione diretta nel genocidio e di non essere intervenuto per fermare il massacro. Nel 1998 il tribunale Onu  lo ha condannato all’ergastolo, la prima persona ad essere condannata per genocidio dal 1948.
Charles Taylor
Presidente della Liberia dal 1997 al 2003, nel 2012 è stato oggetto della prima condanna emessa da un tribunale internazionale contro un ex capo di Stato. È stato considerato il mandante di atrocità nel conflitto in Sierra Leone che nel 1991-2002 fece 50 mila morti, in cambio di diamanti insanguinati.
OSVALDO BALDACCI

22 Novembre 2017
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