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7:00 am, 22 Novembre 17 calendario

Ecco l’impresa che fa i selfie ai tartufi

Di: Redazione Metronews
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Wwworkers è la community dei lavoratori della rete, dipendenti o imprenditori che operano con le nuove tecnologie e che si raccontano su wwworkers.it e su Metro  
Un tartufo scansionato con lo smartphone. E quindi tracciato e più sicuro. In fondo è questa l’idea geniale di tre amici diventati soci in affari. Insieme hanno creato Humbria, impresa legata al tracciamento dei tartufi. In un mercato di fatto che è fermo sul fronte tecnologico, perché implica una lavorazione ancora eseguita a mano. «La piattaforma è un omaggio alla regione più prolifera del tartufo in Italia e che di fatto è una di quelle che guida il mercato internazionale», precisa Alberto Frignani, 42enne di Parma.
Nella neonata azienda c’è anche Valeria Bianconi, 38enne di Gualdo Tadino e oggi a Parma, appassionata di tartufo da più generazioni. Valeria ha piantato tartufi nella sua terra d’origine. «Si tratta di piante micorizzate: le compri e le metti nella terra e dopo cinque o sei anni potrebbero produrre tartufi». E il condizionale è d’obbligo perché la coltivazione di questo fungo che vive sotto terra comporta conoscenza, intuizione e tanta pazienza. Sudore, competenza, tempo. Perché l’attesa fa parte del lavoro del tartufaio. Il terzo socio è Fausto Dassenno, 38 anni di Parma e oggi a Londra. È lui ad aver disegnato la tecnologia che sta dietro al tracciamento. «Ci conosciamo da una vita, da piccoli avevamo la passione per i computer», precisa Alberto.
Humbria è la prima piattaforma online al mondo che consente di identificare la regione di provenienza del tartufo fresco, combattendo la contraffazione sull’origine e mettendo in contatto in tempo reale il cercatore di tartufi con il consumatore finale. Tutto passa attraverso l’utilizzo di tecnologie di processo. «Il nostro primo desiderio è quello di realizzare una comunità globale fatta da partner che amano dedicare tempo e passione alla raccolta del tartufo fresco, offrendogli una opportunità di vendita online direttamente verso il consumatore finale, disintermediando l’attuale filiera e consentendogli la massimizzazione del valore», afferma Alberto.
Ma non solo. C’è un tema di tracciabilità sull’origine del prodotto, sulla data di cavatura e di conseguenza sulla freschezza, maturità, profumo del tartufo acquistato.

22 Novembre 2017
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