La giornata mondiale del wc
8:41 am, 17 Novembre 17 calendario

Ecco la geopolitica del gabinetto

Di: Redazione Metronews
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Nel 2011 Anita Narre, gettato uno sguardo alla casa dell’uomo che aveva appena sposato, nel villaggio di Jeetudhana, in India, girò i tacchi e se ne andò giurando che non ci avrebbe più messo piede finchè il marito non l’avesse dotata di un bagno. Anita è diventata un’eroina nazionale, omaggiata anche dal primo ministro di allora. Oggi lei, che ha ottenuto il suo wc, dice che la sua battaglia è stata vana e nel villaggio il posto dove fare i bisogni resta la foresta. Anita non è sola: ad agosto  una donna dell’ Uttar Pradesh che ha ottenuto il divorzio perchè il marito non voleva il gabinetto.  
La storia di Anita è ora diventata un film, “Toilet. A Love Story”, prodotto e interpretato  dalla star di Bollywood Akshay Kumar che lunedì sul Guardian, presentando il World Toilet Day, la giornata mondiale del wc voluta dall’ Onu che cade il 19 novembre, ha raccontato perchè si è gettato a capofitto nel progetto. Non solo fiction ma un atto di denuncia per un problema igienico di portata mondiale, particolarmente sentito in India dove 564 milioni di persone non hanno un posto dove fare i loro bisogni.  Il presidente Modi ne ha fatto uno degli obiettivi della nazione, enunciato nel suo primo discorso pubblico: entro il 2 ottobre  2019 tutti gli indiani dovranno andare al gabinetto e non nel bosco, investimento 29 miliardi di dollari. E squadre governative vanno in giro a convincere la gente che la “open defecation” diffonde batteri e malattie fatali soprattutto per i bambini. Ed è pericolosa per le donne e questo spiega perchè sono loro a ribellarsi: nei campi dove si appartano sono vittime di violenze e aggressioni sessuali: pochi mesi fa due ragazze sono state stuprate e uccise.    
Non è un problema solo indiano: l’obiettivo della WTO (acronimo identico all’organizzazione mondiale del commercio ma in questo caso world toilet organization, fondata nel 2011)  è un gabinetto per tutti entro il 2030. Una battaglia fatta propria anche da Bill e Melinda Gates, che hanno investito 710 mila dollari sul gabinetto del futuro che funziona a secco ed è quindi adattabile anche in zone senza acqua corrente. La Nano Membrane Toilet progettata dalla britannica Cranfield University funziona grazie a una speciale membrana nanotecnologica, riduce in cenere le feci, producendo energia  e trasforma l’urina in acqua pulita anche se non potabile. Il Ghana, settimo paese più sporco al mondo secondo l’Oms, dove 4,8 milioni di persone non hanno un bagno in casa, si è subito detto disponibile a sperimentarla. Un esempio di economia circolare che già delinea un businness del futuro, obiettivo della Toilet Board Coalition che riunisce grandi gruppi industriali come Unilever e Tata: dotare di un bagno i 2 miliardi e mezzo di persone che ne sono prive.
PAOLA RIZZI @paolarizzimanca
 
Da sapere
Sono di più le persone che hanno un cellulare di quelle che hanno un gabinetto 
 
«Ogni dollaro investito in acqua e servizi igienici porta a 4 dollari per i rendimenti economici”, Ban Ki Moon, VIII segretario generale delle Nazioni Unite.
 
La scarsa igiene è la causa principale della mortalità infantile. Quasi 1 miliardo di persone (15% della popolazione mondiale)  defeca all’aperto.
 
La diarrea è la seconda causa principale di morte tra i bambini sotto i 5 anni. Si può prevenire con una corretta igiene e l’accesso all’acqua pulita.
 
Il 40% del mondo, più di 2,4 miliardi di persone, non ha accesso ad un’igiene adeguata
 
Le tastiere del computer possono trasportare 200 volte il numero di batteri dell’asse del water
 
Il bagno più antico funziona ancora circa 4000 anni dopo la sua costruzione. Si trova a Knossos, Grecia.
 
Una persona media trascorre circa 3 anni di vita alla toilette.

17 Novembre 2017
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