Nuove metropolitane
3:10 pm, 16 Novembre 17 calendario

Fs e Cassa Depositi salgono sul metrò

Di: Redazione Metronews
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Roma – In tutta Italia abbiamo 230 chilometri di rete ferroviaria metropolitana. La sola Madrid ne ha 300. Si parte da qui, dalla cura del ferro per le città, per affrontare una sfida che sulla carta sarà di sostegno allo sviluppo urbano. E così ieri Ferrovie dello Stato e Cassa Depositi e prestiti hanno siglato un accordo per “Promuovere e sviluppare in Italia nuovi investimenti per realizzare reti metropolitane urbane e infrastrutture per il trasporto rapido di massa”. Insomma, chilometri e chilometri di reti del metrò. Genova, Milano (dove Fs ha già la M5), Roma, le “città bersaglio” da implementare.
Come e quando avverrà? Sicuramente è un dossier che riguarderà il prossimo governo, ma i tavoli presso il ministero dei Trasporti e delle infrastrutture per promuovere questa rivoluzione del trasporto pubblico locale sono già partiti. 
«Il ruolo delle città come polo di sviluppo economico e propulsore di crescita è significativo e crescente: il 68% circa della popolazione italiana vive nelle aree urbane dove si produce oltre il 40% del PIL nazionale.  Il gap infrastrutturale da colmare è rilevante e incide significativamente sulla competitività dei nostri centri urbani: in Italia il trasporto su ferro soddisfa solo il 36% del fabbisogno di mobilità locale, poco se confrontato con Germania, Francia e Regno Unito che superano il 60%», fa sapere Ferrovie dello Stato.
La domanda, come si dice, sorge spontanea: perché tra tanti attori si è scelto proprio Ferrovie? Dall’azienda lasciano trapelare che Fs con Rfi ha il know how per la costruzione dell’infrastruttura e ha il rating più alto per poter accedere a tassi di interesse più convenienti. 
Ha qualche dubbio l’ingegnere e professore Marco Ponti, tra  i principali esperti italiani di trasporti e infrastrutture. «È un’anomalia tutta italiana – dice a Metro – che considera la spa Fs come pubblica e di fatto le consente di agire come fosse in monopolio. Il rating alto? È il comportamento del governo che le ha consentito di accumularlo. Fs dopo aver investito nella rete di bus a lungo raggio, dopo aver acquistato Anas adesso entra nei trasporti locali. Si rende sempre più dominante un’azienda già dominante». Una mission che l’ad di Fs Mazzoncini ha sempre esplicitamente manifestato. «Sì ma è come si fanno le cose che è importante. Si sta creando una nuova Iri e questo non fa bene all’Italia e anzi va contro i dettami europei. Qualcuno dovrebbe farlo sapere a Bruxelles».
STEFANIA DIVERTITO

16 Novembre 2017
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