La tavola azzurra è davvero poverissima
CALCIO La nazionale di calcio non va in Russia. Momento terribile in contrasto con la gloriosissima storia azzurra che vanta tanto palmares: un’Olimpiade (1936), quattro Mondiali, (1934, 1938, 1982, 2006) un titolo Europeo (1968), senza contare le finali perse (contro il Brasile ai Mondiali del 1970 e del 1994 e quelle contro la Francia e la Spagna agli Europei del 2000 e 2012). Ma la crisi in cui siamo impantanati ha cause precise: ormai sono sempre meno i calciatori italiani protagonisti nel nostro campionato. In altri paesi, in Germania per esempio, sono state fatte scelte diverse e i risultati si sono visti. Antonio Conte era riuscito a mascherare questo problema strutturale grazie alla sua indubbia abilità, ma anche a circostanze particolari (un gruppo speciale), difficililmente replicabili oggi. Indignarsi con il ct Ventura sarebbe sbagliato: questo è quello che passa il convento.
COSIMO CROCE
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